Bruxelles ha sfilato “contro il terrore e l’odio” in memoria delle 32 vittime degli attacchi del 22 marzo all’aeroporto di Zaventem e alla stazione
Bruxelles ha sfilato “contro il terrore e l’odio” in memoria delle 32 vittime degli attacchi del 22 marzo all’aeroporto di Zaventem e alla stazione della metro Maelbeek. Sono 7000 mila per la polizia, 12 mila per gli organizzatori quelli che hanno marciato in due cortei, il principale è partito dalla Gare du Nord ed è stato poi raggiunto dall’altro in arrivo dalla piazza della chiesa Saint-Jean-Baptiste, nel cuore di Molenbeek.
“Siamo qui per dire no al terrore, no all’odio, no al razzismo, sì all’unione, alla coesione sociale e alla solidarietà del popolo belga”, ha detto Salah Echallaoui, presidente dell’Esecutivo dei musulmani in Belgio (Emb).
Presenti i rappresentanti di tutte le religioni, i musulmani inneggiando lo slogan: “L’amore è la mia religione e la mia fede”. Questa manifestazione era stata prevista per il 27 marzo, ma era stata vietata per motivi di sicurezza e ordine pubblico.
‘‘Mi trovavo sul treno quando ho visto un grande lampo di luce, e poi più nulla, buio completo, due o tre secondi di silenzio, le persone erano stordite, non sapevano cosa fare’‘, racconta un sopravvissuto. ‘‘Siamo qui perché questo è il minimo che possiamo fare, non potevo non esserci’‘, dice una donna.
I manifestanti hanno raggiunto insieme piazza della Bourse, uno dei luoghi simbolo della capitale belga, dove hanno deposto dei fiori. Le autorità mantengono ancora a 3 l’allerta terrorismo a Bruxelles, che indica la minaccia di un attacco “possibile” .