Nuovi sviluppi nell’inchiesta belga sugli attentati di Bruxelles e Parigi, dopo una giornata di perquisizioni ieri nel comune della capitale e 3
Nuovi sviluppi nell’inchiesta belga sugli attentati di Bruxelles e Parigi, dopo una giornata di perquisizioni ieri nel comune della capitale e 3 nuovi arresti.
Arresti che arrivano a pochi giorni dalla decisione, sabato, di incriminare due sospetti chiave coinvolti in particolare nell’attentato alla metropolitana di Bruxelles del 22 marzo.
I nuovi arresti sono avvenuti a Uccle ma la procura federale belga non ha diffuso alcuna informazione sull’identità delle persone fermate. Oggi il giudice per le indagini preliminari deciderà se prolungare la detenzione.
Ieri sono stati incriminati due fratelli (Smaïl F., classe 1984, e Ibrahim F., classe 1988) il cui appartamento a Etterbeek è servito da base logistica a Khalid El Bakraoui, il kamikaze della metropolitana di Maelbeek. El Bakraoui sarebbe stato accompagnato da Osama Krayem, un cittadino svedese arrestato e incriminato lo scorso fine settimana. La testimonianza di un vicino di casa di Khalid El Bakraoui:
“Era un ragazzo simpatico, direi addirittura più gentile della media” racconta l’uomo che ha parlato mantenendo l’anonimato. “Sempre buongiorno, arrivederci, come va oggi, guardi che bel tempo, si goda la giornata. E solo a pensarci mi fa paura, ce l’avevamo sotto al naso e non ci siamo accorti di niente”.
Un’inchiesta che ha già porato a 14 incriminazioni ed ha assunto contorni ancora più inquietanti dopo le rivelazioni di Mohamed Abrini, arrestato la scorsa settimana a Bruxelles: ricercato sin dagli attentati di Parigi ha ammesso di essere il terzo uomo coinvolto nell’attacco all’aeroporto di Bruxelles.
Belgium nets 5 more suspects in Paris and Brussels attacks investigationhttps://t.co/CTYgHFq1Bqpic.twitter.com/CI72LdEVdV
— IBTimes UK (@IBTimesUK) 12 aprile 2016