Fumata nera da Atene. Rinviati i negoziati con i creditori internazionali

Prima ottimistiche indiscrezioni su un accordo alle porte, poi la realtà di persistenti divergenze, che impone un posticipo. Atene e creditori internazionali hanno dovuto arrendersi all’evidenza e rinviare alla prossima settimana la verifica dei progressi della Grecia, da cui dipende lo sblocco di una tranche di prestito da cinque miliardi di euro.
#Greece, creditors take time out to attend #IMF Spring meeting https://t.co/6j5wGFus15 via @Lulenipic.twitter.com/WnBmeQyF8l
— Forward Guidance (@ecoeurope) April 12, 2016
Il quotidiano francese Le Monde parla dello stallo attuale come di un dialogo tra sordi
Contro l’FMI di Christine Lagarde, fuori dal programma di aiuti, ma co-architetto delle riforme richieste ad Atene, si è scagliato lunedì il premier Alexis Tsipras.
#Greece, creditors take time out to attend #IMF Spring meeting https://t.co/6j5wGFus15 via @Lulenipic.twitter.com/WnBmeQyF8l
— Forward Guidance (@ecoeurope) April 12, 2016
“In Grecia si sono applicate misure sbagliate”, ha detto Tsipras. “Il paradosso è che gli stessi che hanno voluto imporle, hanno poi riconosciuto di aver sbagliato – ha poi aggiunto in proposito a un errore di calcolo, ammesso dallo stesso FMI -. E il paradosso è che nonostante abbiano riconosciuto il loro errore, insistano poi nel ripeterlo, dicendo che dobbiamo comunque applicare queste misure”.
Lagarde admits to IMF mistakes, urges Greek gov’t to do more https://t.co/Cb5iHHWboKpic.twitter.com/50HdGDF1zC
— Kathimerini English (@ekathimerini) 11 aprile 2016
Atene, che spera ora in un accordo entro l’Eurogruppo del 22 aprile, ne ha per il momento redatte due bozze distinte: una con BCE e Banca Centrale Europea e l’altra con il Fondo Monetario Internazionale. Quest’ultima è caratterizzata da misure supplementari e più rigide, su cui Tsipras esita ad impegnarsi, ma che rischiano di far saltare il banco. Lunedì il ritorno al tavolo delle trattative.