Notizie nascoste: i parrucchieri francesi non si offendano

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Ogni venerdì i giornalisti di tutte le lingue di euronews selezionano alcune storie, dall’Europa e dal mondo, che non hanno fatto i titoli della

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Ogni venerdì i giornalisti di tutte le lingue di euronews selezionano alcune storie, dall’Europa e dal mondo, che non hanno fatto i titoli della stampa internazionale .

Italia, Raffaele Sollecito diventa criminologo in tv

Assolto in via definitiva per il delitto di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito è stato ingaggiato come opinionista dal TgCom24 per il programma “Il giallo della settimana”, che parla di crimini irrisolti. L’ex fidanzato di Amanda Knox vestirà i panni dell’esperto in tema di giustizia. Un ruolo che Mediaset gli ha offerto proprio in virtù dell’esperienza accumulata in questi ultimi anni.

Da febbraio, Sollecito ha anche avviato una start-up che propone servizi online per i defunti.

Francia: dare del “finocchio” a un parrucchiere non è un insulto omofobo

Un tribunale di Parigi ha stabilito che dare del “finocchio” a un parrucchiere non costituisce un comportamento omofobo. La decisione è stata presa in seguito al licenziamento di un commesso di un “salon de coiffure” durante il periodo di prova. L’uomo prende un giorno di malattia e riceve da parte della sua responsabile un messaggio che non era destinato a lui: “Non ho intenzione di tenerlo – legge – perché è uno sporco finocchio”. L’uomo non esita a fare denuncia. Qualche mese dopo, il tribunale riconosce che il licenziamento è stato ingiusto e condanna il salone a un risarcimento di 5.000 euro. Ma, secondo la corte, non vi è proposito omofobo, poiché: “è noto che i saloni di parrucchieri assumano regolarmente personale omosessuale, specie nei saloni per donne”.

Olanda: svelato un nuovo Rembrandt: ma c‘è lo zampino del computer

Svelato, ad Amsterdam, un ritratto che somiglia in tutto e per tutto a un’opera di Rembrandt: figura maschile con baffi, cappello nero e collare bianco. Un’opera inedita, verrebbe da dire. E invece a dipingerlo non è stato il maestro di Leida e nemmeno un suo emulo in carne e ossa, bensì un computer. Nato dall’idea di un gruppo di pubblicitari dell’agenzia J Walter Thompson su committenza di ING Bank, The Next Rembrandt è frutto di un lavoro di squadra: storici dell’arte, grafici, ingegneri e programmatori hanno lavorato 18 mesi per campionare centinaia di migliaia di frammenti pittorici presi da oltre trecento dipinti. Un algoritmo e la stampa tridimensionale hanno fatto il resto. E il risultato ha lasciato a bocca aperta anche gli esperti d’arte.

Egitto: un murales celebra gli abitanti del quartiere della spazzatura

Per distinguerne le forme, bisogna osservarlo da lontano: il murales dell’artista franco-tunisino eL Seed copre le pareti di una cinquantina di edifici. Una citazione, tratta dalla tradizione della Chiesa cristiana copta, recita: “Chiunque voglia vedere chiaramente la luce del sole deve prima pulirsi gli occhi”.

L’opera è stata realizzata nel sobborgo di Manshiyat Naser, uno dei più poveri e degradati del Cairo, che si è guadagnato il soprannome di “città della spazzatura”. Qui, la maggior parte dei residenti sopravvive grazie alla raccolta dei rifiuti.

We're totally amazed this morning by elseedart</a>&#39;s newest project in Manshiyat Nasr in Cairo. See for yourself: <a href="https://t.co/nbMkmB5Nnb">pic.twitter.com/nbMkmB5Nnb</a></p>&mdash; Embassy of Egypt USA (EgyptEmbassyUSA) March 15, 2016

Russia: i comunisti vogliono il copyright sulla stella rossa

I comunisti russi rivendicano l’esclusiva sull’immagine della stella rossa, noto simbolo del partito. L’idea è di chiedere al primo ministro Medvedev di vietarne l’utilizzo da parte delle imprese straniere.

Stelle rosse appaiono nel logo di diversi marchi occidentali, dall’italiana San Pellegrino, all’olandese Heineken, alla catena di grande distribuzione Macy’s. Molti di questi gruppi erano però in attività ben prima della fondazione del Partito comunista sovietico.

Fonti

Vanity Fair Italia

Libération

The New York Times

The Moscow Times

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