Turchia, Erdogan avverte Bruxelles: "No ai rinvii se accordi non sono mantenuti"

Erdogan suona il campanello d’allarme all’orecchio di Bruxelles. Ha il sapore dell’ultimatum il richiamo del presidente turco: “Se l’Unione europea non manterrà
le promesse, la Turchia potrà non attuare l’accordo sui rifugiati”, avviato lunedì con il rinvio di 202 migranti dalle isole greche.
Erdogan punta ad ottenere gli aiuti finanziari promessi e l’abolizione del regime dei visti per i cittadini turchi, che Ankara spera avvenga da giugno.
Al porto di Chios si trovano due imbarcazioni cariche di migranti intercettati al largo delle coste turche da cui erano partiti per raggiungere l’isola greca. Nelle ultime 24 ore circa 69 migranti sono giunti a Chios, una decina sull’isola di Lesbos.
L’accordo con l’Unione europea prevede che a partire dal 20 marzo i migranti e rifugiati che attraversano illegalmente il Mar Egeo devono essere riinviati in Turchia.