Pochi contenuti e molti attacchi contro Donald Trump nell’undicesimo dibattito fra i quattro candidati repubblicani rimasti in lizza per la Casa
Pochi contenuti e molti attacchi contro Donald Trump nell’undicesimo dibattito fra i quattro candidati repubblicani rimasti in lizza per la Casa Bianca.
A Detroit, il senatore della Florida Marco Rubio ha di nuovo rimproverato al miliardario i fallimenti nel campo degli affari e ha poi criticato l’atteggiamento di Trump in campagna elettorale: “Ha deriso tutti attaccando le persone che oggi sono su questo palco, attaccando persone disabili. Chi merita di essere attaccato in quel modo è proprio lui, tenuto conto di come ha trattato gli altri finora in campagna elettorale”.
Il senatore del Texas Ted Cruz ha attaccato Trump per i finanziamenti fatti alla campagna di Hillary Clinton nel 2008 e poi ha aggiunto: “Agli statunitensi interessano le soluzioni, non gli slogan. È facile affermare “miglioriamo le cose, facciamo grandi cose”. Lo puoi scrivere sul tuo berretto da baseball. Ma il punto è, sai innanzitutto quali principi hanno reso grandi gli Stati Uniti?”.
Il miliardario Trump, reduce dalla vittoria in 7 Stati nel Super Tuesday, ha anche risposto a una battuta a doppio senso di Rubio: “Le mie mani sono piccole? Ha fatto riferimento alle mie mani e a qualcos’altro. Io ve lo garantisco, non ho problemi”.
Alla fine comunque Rubio e Cruz si sono impegnati a sostenere Trump se quest’ultimo vincesse le primarie. A Detroit un gruppo di manifestanti ha protestato contro il miliardario: fra gli slogan “clown razzista, fuori da questa città” e “cacciamo Trump, non i rifugiati”.