Cinema, Berlinale: Orso d'oro a Gianfranco Rosi per "Fuocoammare"

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Gianfranco Rosi, con “Fuocoammare”, si è aggiudicato l’Orso d’oro del Festival del Cinema di Berlino: un premio che il regista ha dedicato ai

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Gianfranco Rosi, con “Fuocoammare”, si è aggiudicato l’Orso d’oro del Festival del Cinema di Berlino: un premio che il regista ha dedicato ai profughi e alla gente di Lampedusa, e ha raccontato: quando ho chiesto perché la gente dell’isola fosse così generosa, la risposta è stata: “perché siamo una terra di pescatori, e i pescatori accolgono quello che viene dal mare”.
“Dovremmo tutti imparare a essere un po’ più pescatori”, ha detto Rosi, che all’inviato di Euronews si è poi detto sorpreso. “Dopo il Leone d’oro di Venezia due anni fa non mi aspettavo di vivere un altro momento simile”, ha detto.

Dopo il miglior film, la regia: i giurati, presieduti da Meryl Streep, hanno scelto Mia Hansen-Løve, con il suo “L’avenir”, cioè “Il futuro”. E il miglior attore: Majid Mastoura, tunisino, protagonista in “Inhebbek Hedi”, mentre la miglior attrice è la danese Trine Dyrholm, protagonista in “La comune”.

Premio “grand jurie”, cioè orso d’argento al secondo miglior lungometraggio, a “Morte a Sarajevo”, di Danis Tanović.
Un film che riapre le ferite della guerra di Bosnia.

“La crisi dei rifugiati era il tema del festival di quest’anno”, sottolinea l’inviato di Euronews. “La scelta della giuria di premiare un docu-film su questo tema sottolinea la volontà della Berlinale di mettere al centro i film impegnati”.

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