Il Primo ministro turco Davutoglu ha reso omaggio alle vittime dell’attentato di Ankara che mercoledì ha provocato 28 morti e almeno una sessantina
Il Primo ministro turco Davutoglu ha reso omaggio alle vittime dell’attentato di Ankara che mercoledì ha provocato 28 morti e almeno una sessantina di feriti.
Il governo turco sostiene di aver già “praticamente” chiuso l’inchiesta sulla strage. Ad oggi sono 17 le persone arrestate sospettate di essere legate all’attentato. Ankara accusa apertamente i militanti curdi del PKK, che avrebbero cooperato con i combattenti curdi siriani dell’Unità di protezione popolare (YPG).
Tutte i gruppi curdi, in particolare l’ala politica di quest’ultimo movimento hanno respinto la responsabilità dell’attacco.
Intanto Ankara ha intensificato i bombardamenti sulle forze curde nel nord della Siria, dove sono impegnate a contrastare l’espansione dell’Isil.
Al tempo stesso il governo turco insiste nel chiedere a Washington di sospendere il sostegno alle milizie curdedell’Unità di protezione popolare e di considerarle alla stessa stregua del PKK “gruppo terrorista”.