Si allontana la tregua in Siria, dove i tentativi di dialogo continuano a lasciare il passo ai massacri. Nel Nord del Paese, nel giro di poche ore
Si allontana la tregua in Siria, dove i tentativi di dialogo continuano a lasciare il passo ai massacri. Nel Nord del Paese, nel giro di poche ore, almeno 50 persone sono state uccise in attacchi missilistici su cinque ospedali e due scuole nelle province di Idlib e di Aleppo.
Medici senza Frontiere, che gestisce una delle strutture colpite, non esclude la possibilità di “un attacco deliberato”. L’ospedale è stato colpito quattro volte in due serie di attacchi a distanza di pochi minuti.
Pesante anche il bilancio ad Azaz: almeno 10 i civili morti, tra cui due donne, una incinta, e tre bambini. Il premier turco, Ahmet Davutoglu, sostiene che un missile balistico russo abbia colpito la località di confine, ma la zona è martellata da sabato anche dalle forze armate turche.
Non è chiaro chi abbia condotto i bombardamenti. Msf non indica i responsabili, ma l’Osservatorio siriano per i diritti umani parla di raid “verosimilmente russi”, mentre l’ambasciatore siriano a Mosca accusa gli Stati Uniti.