Fifa, Ali Bin Al Hussein attacca: "Portare trasparenza e pulizia nel calcio"

A due settimane dal Congresso straordinario della Fifa che designerà l’erede di Sepp Blatter, scende in campo uno dei cinque candidati alla presidenza, Ali Bin Al Hussein.
Prince Ali: “I am a free and independent candidate, beholden to no one.” #AliForFIFA
— Prince Ali (@AliForFIFA) 11 Febbraio 2016
In una conferenza stampa che si è tenuta a Ginevra, il Principe giordano si è scagliato contro la vecchia dirigenza, promettendo trasparenza e pulizia.
Prince Ali: “One of the first things I intend to do is reach out to both the Swiss & US Attorneys General to offer FIFA’s cooperation.”
— Prince Ali (@AliForFIFA) 11 Febbraio 2016
“Lasciatemi spiegare quello che accadeva a chi non era colluso con le alte sfere della Fifa – ha detto Ali Bin Al Hussein -. Tutti i progetti di sviluppo venivano bloccati misteriosamente. Le candidature per ospitare un torneo venivano boicottate o ritirate. Le squadre nazionali venivano penalizzate, sia nei sorteggi che nelle decisioni arbitrali. Tutte queste mosse erano utilizzate dalla Fifa per punire chiunque non si dimostrasse leale e fedele alla sua politica”.
Prince Ali: “The reason I am standing in this election is simple: I love football and I want to see football run the right way.” #AliForFIFA
— Prince Ali (@AliForFIFA) 11 Febbraio 2016
Già sconfitto nelle elezioni del 2015, Ali Bin Al Hussein se la vedrà per la poltrona di presidente con lo sceicco Salman Bin Ebrahim Al Khalifa, il francese Jerome Champagne, l’italo-svizzero Gianni Infantino e il sudafricano Tokyo Sexwale.