In Galles i braccialetti rossi imposti ai richiedenti asilo verranno ritirati

In Galles i braccialetti rossi imposti ai richiedenti asilo verranno ritirati
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Di Lilia Rotoloni
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Secondo le associazioni umanitarie stigmatizzano i rifugiati

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Viste le polemiche, il ministero dell’interno britannico fa dietrofront sul braccialetto rosso imposto ai richiedenti asilo. Il centro di accoglienza di Cardiff non controllerà più il polso dei rifugiati per decidere chi abbia diritto di mangiare e chi no. L’azienda che subappalta il centro è stata accusata di stigmatizzare gli ospiti come facevano i nazisti imponendo la stella di Davide gialla agli ebrei.

Dice Jo Stevens, dell’opposizione laburista:

Parliamo di richiedenti asilo che sono scappati da persecuzioni e guerre. Cercano di confondersi tra la folla, non essere subito additati come rifugiati. Ci sono tanti altri mezzi per identificarli e dare loro i tre pasti quotidiani, che poi è tutto quanto ricevono.

La storia dei braccialetti in Galles arriva dopo quella delle porte rosse che segnalano le abitazioni dei richiedenti asilo a Middlesbrough, nel nord-est dell’Inghilterra:

Viene riprodotto una specie di modello e questo mi preoccupa – continua Jo Sevens – Il Ministero dell’interno sta appaltando a privati diverse funzioni sue proprie. Abbiamo avuto degli incidenti a Middlesbrough la scorsa settimana, alcuni richiedenti asilo hanno subito abusi.

A tutto ciò si aggiunge la politica di Londra in questo settore. Il governo Cameron è estremamente restio ad accogliere sul territorio i profughi che stazionano dall’altra parte della Manica con la speranza di entrare in Gran Bretagna.

#NotTheOnion: #asylumseekers being made to wear bright red wristbands, people attacking them: https://t.co/lXBqXBtV4Z#Britain#UK#UKPol

— William PJ Kulich (@WillPJK) 25 Janvier 2016

Made to wear red wristbands, having red painted doors, which European fascists of the 1900s does that remind you of? https://t.co/rkMS2XkoDF

— MPACUK (@MPACUK) 25 Janvier 2016

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