Migranti a Calais, Corbyn visita la ''giungla": "L'Europa deve fare di più"

Sui muri c‘è scritto Londra ma siamo a Calais, nel nord della Francia. Riuscire ad attraversare il canale della Manica è l’obiettivo dei profughi accampati nella ribattezzata “giungla” ovvero la più grande baraccopoli in Francia. Il leader nel Regno Unito dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn ha visto con i propri occhi le condizioni disumane di questi migranti che sognano Londra.
“Dobbiamo fare del nostro meglio, tutti i Paesi europei devo impegnarsi, tra cui il Regno Unito, per tendere la mano e aiutare questi bambini, aiutare queste persone. Questi bambini vogliono imparare, crescere e dare un contributo alla società. Tutti possiamo dare una mano e voglio dire un grande grazie a tutti i volontari che sono impegnati qui”, ha detto Jeremy Corbyn.
Duemila persone hanno manifestato a Calais per denunciare le condizioni drammatiche in cui vivono 4000 profughi, provenienti perlopiù dall’Africa orientale, dal Medio Oriente e dall’Afghanistan.
“Essere qui è importante in termini di solidarietà, per esprimere la nostra vicinanza a tutti i migranti in Europa, soprattutto a quelli che sono a Calais. Per esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che fuggono dalle guerre, dalla catastrofi ecologiche, perché esistono anche i rifugiati climatici”, dice Omar, arrivato da Parigi.
Alla marcia accanto ai migranti hanno sfilato persone arrivate da tutta l’Europa, per chiedere a Bruxelles di fare qualcosa e presto.