Donald Tusk: 2 mesi per contenere crisi rifugiati o si rischia collasso Schengen

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L’Europa ha non più di due mesi di tempo per allentare il flusso di migranti in arrivo, altrimenti vedrà sgretolarsi una delle sue conquiste

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L’Europa ha non più di due mesi di tempo per allentare il flusso di migranti in arrivo, altrimenti vedrà sgretolarsi una delle sue conquiste principali, e cioè il principio di libera circolazione.

L’avvertimento arriva dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, intervenuto davanti agli euro-deputati riuniti in sessione plenaria al Parlamento di Strasburgo.

“I dati per il periodo natalizio non sono incoraggianti – ha detto Tusk – gli arrivi superano la quota di duemila al giorno, secondo l’agenzia Frontex. Il Consiglio europeo di marzo sarà quindi l’ultima occasione per vedere se la nostra strategia sta funzionando. In caso contrario, le conseguenze saranno serie, come il collasso del sistema Schengen”.

Lo spazio Schengen è già stato sospeso in Paesi come Danimarca, Germania e Svezia, che hanno reintrodotto controlli alle frontiere. E ora l’Austria annuncia il dispiegamento di 500 militari al confine con la Slovenia per verificare i requisiti di ogni richiedente asilo.

“Controlli sistematici – li definisce il cancelliere austriaco Werner Faymann – consentiranno di sapere con esattezza chi entra e di poter respingere tutti quei rifugiati che non intendono fare richiesta di asilo o che non sono disposti a cooperare”.

Una strategia che vede moltiplicarsi le barriere nell’Unione. La prossima potrebbe venire eretta in Ungheria, dove il governo si dice pronto a sigillare il confine con la Romania, se i migranti scegliessero di passare da lì, anziché dalla Croazia.

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