Conto alla rovescia per le elezioni politiche in Spagna. Domenica si elegge il nuovo Parlamento e, in base ai sondaggi, potrebbe essere necessario un
Conto alla rovescia per le elezioni politiche in Spagna. Domenica si elegge il nuovo Parlamento e, in base ai sondaggi, potrebbe essere necessario un governo di coalizione.
Queste legislative sono da molti considerate una svolta per la democraziaspagnola – finora bipartitica – nata dopo la morte di Franco.
L’ascesa dei due partiti anticasta, Podemos e Ciudadanos, ha fatto saltare l’alternanza tra Popolari e Socialisti.
“La verità è che non so che cosa accadrà. Credo che si dovrà formare una coalizione, ma non so tra chi”, commenta una donna di Valencia.
“Credo che vinceranno i Popolari, che Cuidadanos arriverà secondo e assieme andranno al governo. E le cose rimarranno più o meno come sono adesso”, dice questo abitante.
I Popolari del premier Mariano Rajoy sono dati al primo posto, ma senza maggioranza assoluta.
I socialisti guidati da Pedro Sanchez potrebbero perdere anche il ruolo di primo partito d’opposizione.
Il terzo protagonista è Ciudadanos, l’altro partito anticasta, che si rivolge ai moderati. Nell’ultimo comizio, Albert Rivera ha chiuso la porta a ogni accordo.
Podemos, l’alter ego spagnolo di Siryza, ha avuto una bella rimonta elettorale guidata da Pablo Iglesias.
Le distanze fra le quattro forze politiche sono inferiori ai 10 punti percentuali e l’alto numero di indecisi complica le previsioni.
Le urne saranno aperte dalle nove alle 20, quando saranno diffusi i primi exit poll.