Segretario del Psoe da poco più di un anno, l’esperienza politica di Pedro Sanchez è limitata all’amministrazione comunale. A lui si sono affidati i
Segretario del Psoe da poco più di un anno,
l’esperienza politica di Pedro Sanchez è limitata all’amministrazione comunale.
A lui si sono affidati i socialisti spagnoli per cambiare l’imagine del partito in vista soprattutto delle elezioni politiche.
Con il 49% dei voti alle primarie del Psoe,l’anno scorso, ha fatto il botto: da illustre sconosciuto si è imposto all’attenzione dei più che ignoravano la sua esistenza.
Al suo attivo Sanchez oggi ha un bel soprannome: Pedro il bello. E il suo volto giovane nella società dell’immagine conta parecchio.
I suoi cavalli di battaglia sono la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale.
Nel faccia a faccia televisivo con l’avversario il 14 dicembre non ha avuto peli sulla lingua:
“Se continuerà a essere premier il costo per la Spagna sarà enorme. Il primo ministro deve essere un uomo decente e lei non lo è”.
Sanchez ha 43 anni, professore di economia si ispira a Felipe González, il leggendario presidente del Consiglio socialista che reinventò la Spagna degli anni Ottanta.