USA: corte marziale contro il militare che voleva giocare all'agente segreto

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Di Alberto De Filippis
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Richiesta la corte marziale contro il sergente dell’esercito americano Bowe Bergdahl. È accusato di diserzione e di aver messo in pericolo i suoi

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Richiesta la corte marziale contro il sergente dell’esercito americano Bowe Bergdahl. È accusato di diserzione e di aver messo in pericolo i suoi commilitoni. Rischia l’ergastolo.

Il militare nel 2009 abbandonò il suo avamposto in Afghanistan e finì prigioniero dei talebani che lo tennero con loro per cinque anni, fino allo scambio con alcuni prigionieri di Guantanamo. Il caso ha suscitato passioni negli Stati Uniti. I repubblicani hanno criticato Obama per aver ceduto ai talebani visto che l’America, generalmente, non tratta con gruppi considerati terroristi.

Bergdahl ha sempre detto di essersi allontanato per raccogliere informazioni utili ai superiori e impressionarli . È stato anche sottomesso a terribili torture, ma la sua iniziativa non era stata autorizzata da nessuno. Una volta liberato, Bergdahl, era stato messo dietro a una scrivania, ma adesso la giustizia militare vuole processarlo per quello che considera un colpo di testa costato troppo caro all’America.

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