Un fiume di persone a Madrid ha gridato il suo “no” alla violenza sulle donne. I manifestanti, provenienti da tutta la Spagna, erano decine di
Un fiume di persone a Madrid ha gridato il suo “no” alla violenza sulle donne. I manifestanti, provenienti da tutta la Spagna, erano decine di migliaia. Tra loro rappresentanti di tutti i partiti politici.
Nel 2015, secondo il governo, 41 donne sono state uccise dal loro compagno o ex-patner. Sette lo avevano già denunciato.
Ma il numero delle vittime, dal 2008, è in diminuzione, e la popolazione è sensibile al problema.
“Penso sia importante che le persone come me manifestino oggi” dichiara Olga Aranza, un’insegnante 45enne. “Io sono un esempio di donna che è stata capace di uscire dalla violenza domestica, e questo significa che possono farlo anche tutte le altre donne. Meritano una vita migliore. Dalla violenza si esce.”
Ma la violenza sulla donne non è solo un problema delle donne.
“Ritengo fondamentale che anche noi uomini siamo qui – afferma l’architetto Miguel Navarro – per dire alle donne che non sono sole nella lotta alla violenza machista, che siamo con loro e che combattere la violenza è cruciale per ottenere una società più democratica.”
Le vittime, in vent’anni, sono state 1.378, ma le cose, forse stanno davvero cambiando.
La Spagna viene citata ad esempio dal Consiglio d’Europa per la legge, entrata in vigore dieci anni fa, che ha introdotto assistenza legale gratuita e centri d’accoglienza per le donne maltrattate.