È caos in Egitto per quei turisti che hanno deciso di anticipare il rientro in patria dopo il disastro aereo del volo russo con 224 persone a bordo
È caos in Egitto per quei turisti che hanno deciso di anticipare il rientro in patria dopo il disastro aereo del volo russo con 224 persone a bordo. Migliaia di persone hanno preso d’assalto lo scalo per tornare a casa. Decine di migliaia solo gli inglesi. I russi sono ancora di più il 50% delle presenze. 74 i voli di questo venerdì, ma ci sono stati enormi ritardi. Troppe le persone da imbarcare.
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato la sospensione di tutti i voli per Sharm el Sheik mentre proseguono i voli di rientro verso la Russia. Per rimpatriare tutti però, ci vorranno almeno due settimane. Proseguono intanto le indagini sull’incidente anche se si ha l’impressione che le autorità di Mosca, per ora, non abbiano molti elementi.
Così il ministro per le emergenze russo: “I nostri specialisti in esplosivo stanno esaminando i frammenti dell’aereo. Le utorità egiziane hanno cooperato e continuano a farlo e annunceremo i risultati dell’investigazione”.
Intanto le misure per imbarcare all’aeroporto egiziano sono abbastanza draconiane. Il premier britannico David Cameron aveva promesso che i voli sarebbero ripresi questo venerdì ma chi s’imbarca per il Regno Unito ad esempio può viaggiare solo con il bagaglio a mano.