Giornata di lutto nazionale in Russia, mentre si indaga sulle cause dello schianto, in Egitto, del charter con 224 persone a bordo, quasi tutte
Giornata di lutto nazionale in Russia, mentre si indaga sulle cause dello schianto, in Egitto, del charter con 224 persone a bordo, quasi tutte russe.
Gli egiziani si sono affrettati ieri a dichiarare che un problema tecnico era alla base dell’accaduto, ma la circostanza che il pilota avesse chiesto di cambiare rotta per un atterraggio d’emergenza è stata poi smentita.
Le indagini partite in Russia hanno portato a perquisire i locali della compagnia aerea e del tour operator, mentre in Egitto sono in arrivo inquirenti da Francia e Germania, i due principali Paesi del consorzio che produce gli Airbus.
Il ramo egiziano dell’Isil ha dichiarato di aver abbatuto l’aereo, senza specificare come, per “rappresaglia ai bombardamenti russi in Siria”. Per le autorità russe la rivendicazione è inattendibile, ma Lufthansa ed Air France hanno sospeso i voli sul Sinai per motivi di sicurezza.
“In base alle prime informazioni, la causa della tragedia sarebbe un guasto tecnico – riferisce, dall’obitorio di Zeinhom, il corrispondente di euronews al Cairo, Mohammed Shaikhibrahim – ma anche l’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto è ancora possibile, secondo alcuni esperti, specialmente alla luce del fatto che nel Sinai sono presenti gruppi terroristici. Se ne saprà di più dopo l’esame delle scatole nere.”