Le turbolenze da oriente pesano sulle prospettive della Germania, ma la locomotiva d’Europa tornerà a correre anche grazie all’apporto positivo dei
Le turbolenze da oriente pesano sulle prospettive della Germania, ma la locomotiva d’Europa tornerà a correre anche grazie all’apporto positivo dei migranti. Così il ministro dell’Economia, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, dopo che il governo di Berlino ha abbassato dall’1,8% all’1,7% le previsioni di crescita per quest’anno.
Immutate, invece, le proiezioni per il prossimo, dato che i miliardi spesi dalle autorità per accogliere i rifugiati avranno l’effetto, ha detto, di una piccola manovra di stimolo.
“Non c‘è dubbio che il rallentamento in Cina, in generale in Asia, e in America Latina sta avendo un impatto”, afferma Nick Parsons di NAB riguardo alla situazione attuale. “Dato che la Germania è stata fino a oggi uno dei principali costruttori mondiali, specialmente per prodotti di fascia alta, credo che sarà proprio Berlino la prima a vederne gli effetti, con il vento di coda che si trasformerà in un vento a sfavore”, aggiunge.
I guai all’estero si avvertiranno soprattutto in uno dei pilastri dell’economia tedesca, il commercio internazionale, con import ed export previsti in flessione nel 2016. Saranno ancora una volta i consumi interni a fare allora la parte del leone.