Siria: continua la distruzione di Palmira

Se ne va in frantumi anche un altro pezzo di patrimonio dell’umanità. A Palmira i jihadisti hanno distrutto l’arco di trionfo, di epoca romana, risalente ad almeno duemila anni fa.
Lo ha comunicato il sovrintendente alle antichità siriane, Maamoun Abdulkarim.
L’Isil, che considera sacrilego ogni monumento pagano, occupa la città siriana e il suo sito archeologico dal maggio scorso e li ha annessi al califfato che ha istituito in ampie zone di Siria e Iraq.
In agosto aveva già raso al suolo il Tempio di Bel e quello di Baal Shamin. I miliziani hanno fatto sparire anche tre tombe a torre costruite tra il 44 e il 103 dopo Cristo. Il 19 agosto hanno decapitato l’archeologo custode del sito, Khaled Assad.
L’Unesco ha ribadito che la distruzione di queste vestigia è un crimine di guerra e che il sedicente Stato islamico cerca di cancellare le prove della diversità culturale nella storia siriana.