Siria: la Russia intensifica aiuti militari

Mosca ha incrementato il livello di assistenza militare alla Siria: secondo fonti militari statunitensi almeno sette carri armati T-90 russi, altamente sofisticati, sono stati individuati nei pressi della base aerea di Latakia, città costiera nella Siria nord-occidentale, non distante dalla frontiera turca e con accessi relativamente semplici ad Aleppo, Homs e al Libano settentrionale.
In zona è stata installata anche una batteria d’artiglieria pesante, che sarebbe di tipo difensivo, a protezione della base.
Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, non conferma i dettagli ma ammette tranquillamente la dinamica:
“Certamente abbiamo inviato aiuti militari, lo stiamo facendo e continueremo a farlo”, dice, e aggiunge: “Ovviamente mandiamo anche specialisti, per addestrare il personale siriano all’uso di quei sistemi, e non c‘è alcun mistero su questo”.
Secondo gli specialisti del Pentagono, la Russia avrebbe rinforzato la base di Latakia per poterla usare in seguito come base aerea avanzata.
La presenza di truppe russe in Siria è invece stata sempre smentita sia da Mosca che da Damasco. D’altra parte la Russia non è l’unico Paese ad inviare aiuti militari ed addestratori, ed è il premier italiano Renzi a sottolineare che Mosca agisce “in assenza di una decisione comune della comunità internazionale”.