Aggressivo, con scatti di rabbia contro i colleghi che si sentivano minacciati: avrebbe sofferto di gravi disturbi comportamentali l’afroamericano
Aggressivo, con scatti di rabbia contro i colleghi che si sentivano minacciati: avrebbe sofferto di gravi disturbi comportamentali l’afroamericano Vester Lee Flanagan, il killer che in Virginia ha ucciso questo mercoledì due suoi ex colleghi giornalisti. È quanto emerge da alcuni documenti interni della televisione Wdbj7 diffusi dal Guardian. L’emittente ha ricordato i colleghi uccisi. Un momento di silenzio per la giornalista Alison Parker, 24 anni, e il cameraman Adam Ward, 27 anni. Il duplice omicidio in diretta tv ha riaperto negli Stati Uniti il dibattito sulla violenza generata dal troppo facile accesso alle armi.
“I politici sono riusciti a opporre resistenza alla Nra, la potente lobby delle armi negli Stati Uniti,
sono riusciti a colmare alcune lacune, impedendo ai matti di possedere armi’‘, ha detto Andy Parker, il padre di Alison Parker. “Onestamente, sono sicuro che questi pazzi avranno reagisto dicendo ‘Se lei avesse avuto una pistola non sarebbe mai successo’. Lei avrebbe potuto avere un Kalashnikov Ak-47 legato in vita ma non vedere il suo aggressore mentre arrivava. Ci sono armi nelle mani di troppi pazzi”.
Vester Lee Flanagan, 41 anni, si sarebbe vendicato per la strage di Charleston dove il 17 giugno scorso furono uccisi 9 afroamericani. “Mi ha mandato fuori di testa”, scrive lui stesso in un documento inviato via fax alla emittente televisiva Abc.