La vostra offerta è un insulto ai nostri figli. A scriverlo, in una lettera indirizzata al numero uno di Germanwings e pubblicata dal quotidiano
La vostra offerta è un insulto ai nostri figli. A scriverlo, in una lettera indirizzata al numero uno di Germanwings e pubblicata dal quotidiano Bild, sono i famigliari dei 16 studenti e delle due insegnanti del borgo tedesco di Haltern am See, che persero la vita nel disastro aereo del 24 marzo scorso.
Affermano che la tragedia avrebbe potuto essere evitata, se il servizio medico della compagnia avesse prestato più attenzione alla salute mentale del co-pilota, il 28enne Andreas Lubitz.
Elmar Giemulla, l’avvocato che rappresenta i parenti di alcune delle 150 vittime, ammette che è “difficile definire un risarcimento”, ma afferma che “10mila euro non bastano” e che sarebbe più consona “una cifra sulle centinaia di migliaia”.
La compagnia aerea ha già versato 50mila euro a famiglia per le necessità immediate e ha offerto 25mila euro per i danni emotivi ai parenti più stretti, 10mila agli altri.
Ma la questione non è solo economica: A Haltern am See vogliono delle scuse.