Dialogo tra semi-sordi tra Stati Uniti e Cina. La due giorni di discussioni al vertice tra le due potenze mondiali tocca temi caldi, dal pirataggio
Dialogo tra semi-sordi tra Stati Uniti e Cina. La due giorni di discussioni al vertice tra le due potenze mondiali tocca temi caldi, dal pirataggio informatico, di cui Pechino viene apertamente accusata, alle mire espansionistiche della Cina nel Mare meridionale. Il Segretario di Stato Usa John Kerry ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno.
“Siamo profondamente convinti che gli Stati Uniti e la Cina debbano lavorare assieme per sviluppare una impostazione condivisa sul modo in cui gli Stati debbano agire nel cyber spazio” ha detto Kerry. “E sono lieto di annunciare che lavoreremo assieme per mettere a punto un codice di condotta delle attività informatiche”.
Decisamente più critico il commento in conferenza stampa del Vice Premier cinese Wang Yang che ha ribadito la necessità di rispettare la sovranità del suo Paese su una serie di temi caldi.
“La Cina ha riaffermato le proprie posizioni su Taiwan, sulla questione del Tibet, sul Mare di Cina e sulla sicurezza informatica e ha sottolineato che gli Stati Uniti devono rispettare gli interessi e i bisogni della Cina e trattare con cautela le questioni sensibili” ha detto Yang.
Il vertice è comunque una testimonianza dell’intensificarsi del dialogo bilaterale tra i due Paesi, concorrenti a 360° sulla scena mondiale.