È ancora intotita l’America dopo la strage alla chiesa di Charleston. In tutto il paese si moltiplicano le veglie di preghiera non solo nelle
È ancora intotita l’America dopo la strage alla chiesa di Charleston. In tutto il paese si moltiplicano le veglie di preghiera non solo nelle comunità nere, anche se sono queste ultime a sentirsi colpite. Palloncini e biglietti davanti alla chiesa e il rifugio nella preghiera per cercare di reagire a quello che resta uno shock per il paese. “I miei pensieri sono con le famiglie delle vittime dobbiamo stare uniti e continuare ad amarci e supportarci”, dice una donna.
I leader della comunità nera in tutto il paese sono impegnati nel dfficile compito di restituire fiducia alla gente, aiutarla nel riprendersi, e cercare di fare di tutto per evitare rappresaglie dopo il susseguirsi delle violenze della polizia e quest’ultimo atto di sangue perpetrato da un giovane che voleva compiere un crimine razziale.
“Udire che una bimba di cinque anni ha finto di essere morta per sopravvivere e lasciare qualcuno vivo solo perché racconti questo crimine senza senso è troppo. Tutto questo deve finire”, dice un religioso.
Ma per i più anziani è impossibile non ripensare alle violenze razziali di qualche decennio fa. Un periodo buio che nessuno vuole veder tornare.