Candidati uccisi dai cartelli criminali, appelli al boicottaggio o alla scheda bianca, protesta
violenta in piazza: il Messico va oggi alle urne in un clima di violenza per queste consultazioni di metà mandato. Migliaia i poliziotti sul territorio con scontri che si sono verificati, o si stanno verificando, in molte località.
Circa 85 milioni di cittadini sono chiamati a votare per scegliere 500 deputati federali, i governatori di 9 stati e i sindaci di poco più di mille comuni. sondaggi prevedono che il Partito Rivoluzionario Istituzionale al governo si confermerà come prima forza politica del paese. Prevista anche una forte percentuale di astensionismo.
A tener banco oltre alla violenza endemica dei cartelli della droga anche i 43 giovani scomparsi a Guerrero mesi fa e mai più ritrovati con il governo che ha detto alle famiglie di rassegnarsi. 43 fantasmi che peseranno nelle urne.