Altolà del presidente Poroshenko alle sue forze armate: "Senza precedenti la presenza russa al confine e nelle regioni separatiste"
Tornano a soffiare sempre più forti i venti di guerra nell’est dell’Ucraina. A Maryinka, una trentina di chilometri appena a sud-ovest di Donetsk, l’esercito si prepara a evacuare i civili.
La città è ora libera dai ribelli. Ne abbiamo arrestati 12, tra cui un cittadino russo
Il rischio paventato alla vigilia dal presidente Poroshenko è quello di un’“invasione russa su larga scala”, a cui ha invitato le forze armate ucraine a tenersi pronte.
UA servicemen mopping-up #Maryinka territory. Video by Kyiv-1 battalion
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— LifeinUA (@LifeinUAInfo) 5 Giugno 2015
Un precipitare degli eventi che proprio in occasione della conferenza stampa indetta per fare il punto del suo primo anno in carica, sembra rimettere indietro le lancette del conflitto in Ucraina. “Maryinka è stata completamente liberata dai ribelli – ha detto Poroshenko -. Hanno opposto una forte resistenza, ma ne abbiamo arrestati 12, tra cui un cittadino della Federazione Russa”.
Latest spot report by OSCE Monitors in Ukraine on the fighting around Mariinka http://t.co/2wqqrwgPHx#Maryinka#Donetsk .@OSCE_SMM
— OSCE (@OSCE) 4 Giugno 2015
Le parole del presidente ucraino arrivano a pochi giorni dai più violenti scontri registratisi nell’est del Paese, dall’accordo sul cessate il fuoco, raggiunto a febbraio in Bielorussia.
Poroshenko ha parlato anche di presenza russa “senza precedenti” al confine e nelle regioni separatiste. In attesa di una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza ONU, Bruxelles è tornata a minacciare Mosca di “ulteriori conseguenze”, qualora proseguisse in quella che ha definito “la sua aggressione”.