Per sei mesi Milano sarà sotto i riflettori del mondo: si è aperta l’esposizione universale nel giorno della Festa del Lavoro. Alla cerimonia
Per sei mesi Milano sarà sotto i riflettori del mondo: si è aperta l’esposizione universale nel giorno della Festa del Lavoro.
Alla cerimonia inaugurale, il primo ministro Matteo Renzi ha richiamato l’attenzione sul tema dell’Expo, la riflessione sulle soluzioni al grande squilibrio della Terra, tra chi ha troppo cibo e chi troppo poco.
“Oggi inizia il domani, innanzitutto partendo dalle contraddizioni di un pianeta che ha bisogno di essere nutrito ma che vive lo squilibrio assurdo di un miliardo di persone che continua a morire di fame e di un miliardo di persone che soffre di troppa o sbagliata alimentazione”.
In un videomessaggio, il Papa ha affermato che l’Expo deve essere l’opportunità per smettere di pensare che le
nostre azioni non abbiano impatto su chi soffre la fame.
“L’Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla, ma di valorizzarla pienamente”.
Oltre duecentomila persone nella prima giornata hanno visitato l’Expo, cui partecipano 145 Paesi, tre organizzazioni internazionali e 13 organizzazioni non governative.
Un evento contestato da un corteo contro la precarietà dei lavoratori nei cantieri di Expo e contro lo spreco di denaro pubblico. La manifestazione è degenerata a causa delle tute nere che hanno devastato il centro di Milano, lanciando bombe carta, fumogeni e sassi. Dieci i fermi. Mentre undici poliziotti sono rimasti feriti.