NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

"Fuori Dilma!": il Brasile di nuovo in piazza contro la Rousseff

"Fuori Dilma!": il Brasile di nuovo in piazza contro la Rousseff
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Gridano“Fuori Dilma!” e sventolano le bandiere e i colori del Brasile. Contro il governo definito ‘‘corrotto” hanno sfilato di nuovo cortei questa

PUBBLICITÀ

Gridano“Fuori Dilma!” e sventolano le bandiere e i colori del Brasile. Contro il governo definito ‘‘corrotto” hanno sfilato di nuovo cortei questa domenica in oltre 195 città del Paese. Almeno 682 mila persone secondo la polizia, 1 milione e 500mila per gli organizzatori. Chiedono le dimissioni di Dilma Rousseff e dei componenti del governo coinvolti in indagini giudiziarie per corruzione. E la fine dell’impunità per tutti i potenti indagati.

La presidente, rieletta per il secondo mandato il 26 ottobre 2014, è accusata di essere stata complice di un enorme scandalo tangenti. Il suo gradimento è sceso ai minimi storici.

A far montare la rabbia nel Paese, è l’indagine giudiziaria che riguarda il colosso petrolifero di Stato Petrobras. I fatti risalgono alla fine degli anni Novanta quando Dilma Rousseff sedeva nel consiglio di amministrazione. L’inchiesta, cominciata nel marzo del 2014, riguarda un presunto sistema di mazzette da 4 miliardi di dollari e coinvolge oltre 50 persone tra dirigenti del Partito dei lavoratori della presidente e quelli della compagnia petrolifera. La Rousseff è stata esclusa dal procedimento e ha sempre negato ogni accusa.

Le misure anticorruzione varate dal suo governo non sono servite a calmare lo spirito di un Paese sull’orlo della recessione. “Il 2015 dovrà essere l’anno della pulizia’‘, spiega l’economista Gilberto Braga. ‘‘Diversi aggiustamenti economici devono essere fatti per tentare di risolvere i grandi danni che la Rousseff ha fatto per essere rieletta, ha usato l’economia del Paese come una sorta di assegno in bianco. Ora per il governo è arrivato il momento di pagare.”

In Brasile la crescita è ferma. Il Pil ha chiuso il 2014 con un più 0,1%. Il Fondo Monetario Internazionale stima un’ulteriore contrazione dell’1% per il 2015. L’inflazione su base annuale è dell’8,13%.

La Rousseff deve fare anche i conti con una crisi politica. I suoi alleati del Partito del movimento democratico brasiliano in Congresso hanno approvato una legge che permette alle imprese pubbliche e private di lavorare in subappalto. Il suo Partito, quello dei Lavoratori, si era opposto. I sindacati denunciano una precarizzazione del mercato del lavoro e chiamano la piazza a raccolta questo mercoledì.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Aborto, le donne brasiliane scendono in strada contro proposta di legge "criminalizzante"

Brasile, Bolsonaro accusato di aver falsificato le certificazioni Covid

San Paolo, bagno di folla per Jair Bolsonaro: l'ex presidente respinge le accuse di golpe