Mali: attaccata base caschi blu, vittime anche tra i civili

Almeno tre morti in seguito all’attacco contro un campo di caschi blu delle Nazioni Unite a Kidal,
nel Mali settentrionale.
Uno dei morti è un casco blu ciadiano, mentre altri otto sono rimasti feriti.
Le altre due vittime si sono registrate tra la popolazione civile che vive nei dintorni del campo, nella regione in cui è particolarmente forte la ribellione separatista.
Il campo è stato bersagliato con i mortai, ma molti colpi sono caduti nei dintorni, come racconta un padre di famiglia:
“Stavamo dormendo quando hanno cominciato a piovere i razzi. Tre sono caduti vicino a noi, il terzo appena fuori da casa mia. Due membri della famiglia sono morti e tre gravemente feriti, e tra questi c‘è mia moglie”.
L’attacco segue di appena ventiquattro ore la sparatoria di Bamako, in cui sono state uccise cinque persone tra le quali un francese, un belga e un lavoratore alle dipendenze della Commissione Europea.
Quell’attacco è stato rivendicato da un gruppo jihadista algerino, Al-Mourabitoune.