Ucraina, nel giorno per ritiro armi pesanti Kiev denuncia: tank entrano dalla Russia

I ribelli filorussi nell’Ucraina orientale confermano l’inizio del ritiro dell’artiglieria pesante dalla linea del fronte, come era stato concordato a Minsk, ma il governo di Kiev segnala che una sessantina di blindati sono entrati dalla Russia per portare rinforzi ai separatisti.
Per completare questa fase, sono state previste due settimane. Entrambe le parti ammettono tuttavia che i combattimenti continuano nei pressi di Mariupol, dove Kiev denuncia 44 attacchi ribelli nelle ultime 24 ore.
Lo scambio di circa 200 prigionieri avvenuto sabato notte lascia sperare che l’esercito regolare e i separatisti intendano rispettare i patti. Ma il destino di diversi militari resta ancora incerto, come spiega un portavoce del governo ucraino: “Abbiamo un lungo elenco di dispersi – dice Viktor Medvedchuk – Su questa lista, ci sono alcune centinaia di persone che riteniamo siano state catturate nella regione di Donetsk e di Luhansk: tra 300 e 494. La questione è complicata – aggiunge – perché non sappiamo nemmeno se siano vive o morte. Se sono vive, riusciremo a ritrovarle, ma se non lo sono?”.
Sebbene in molte località si sia smesso di combattere, la tregua ha vacillato mercoledì, con la cattura da parte dei ribelli della città di Debaltseve.