Il Datagate impazza. 35 leader mondiali sarebbero stati spiati dall’Agenzia di sicurezza statunitense, ma c‘è chi, per scelte e abitudini personali, sfugge a ogni controllo. E’ il caso del presidente dell’India Singh che non possiede un cellulare personale e neanche un indirizzo mail e che per questo sarebbe passato indenne “attraverso le maglie” approntate dagli “spioni” USA.
Il portavoce dell’81enne presidente indiano ha confermato le rivelazioni apparse sul quotidiano britannico Guardian: “Effettivamente Singh non usa il cellulare e non ha un indirizzo personale mail. L’ufficio di presidenza naturalmente ne ha uno. Ma lui no. Non c‘è quindi da essere preoccupati”.
L’allergia per le nuove tecnologie ha permesso a Singh di salvaguardare la privacy che altri leaders meno accorti hanno visto invece violata