Di Euronews
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Andammo in Australia per le riprese di un programma che affrontava le difficoltà degli Aborigeni urbanizzati.
Incontrai Zia Levene, un’aborigena che dirige un centro giovanile a Port Augusta.
Parlammo dei disoccupati aborigeni, dell’indifferenza, dell’elevato tasso di suicidi fra i giovani. Fu una conversazione molto triste.
Per ringraziarmi mi mostrò uno dei suoi quadri. Rappresentava i “Fratelli del fulmine”, esseri ancestrali che vivono nel cielo e portano la pioggia.
Il dipinto riproduceva uno stato di benessere e soddisfazione, dove le comunità erano protette e libere. Non c’era la frattura prodotta dagli Europei.
La loro storia è la storia di questa terra, che noi abbiamo raccontato.