Diversi account su X hanno diffuso la notizia secondo cui la Tour Eiffel sarà demolita nel 2026. Si tratta in realtà di un articolo pubblicato da un sito satirico
Diversi post sui social hanno affermato che la Tour Eiffel a Parigi sarà demolita nel 2026, dopo che l'attrazione è stata chiusa temporaneamente al pubblico.
Il monumento di 330 metri è una delle strutture più iconiche del mondo e attira milioni di visitatori ogni anno. Nel 2023 ha generato ricavi per 117,87 milioni di euro.
È uno dei pochi monumenti francesi che non riceve sussidi statali e impiega più di 300 persone nella capitale.
Ma perché la gente pensa che la Tour Eiffel sia destinata a scomparire?
Perché la Tour Eiffel è stata chiusa a ottobre 2025
Il 2 ottobre in oltre 200 città e paesi in Francia le persone sono scese in strada per protestare contro i tagli alla spesa pubblica del governo e chiedere tasse più alte per i ricchi.
A Parigi, in migliaia hanno partecipato agli scioperi nazionali e la Tour Eiffel è stata chiusa per la giornata per motivi di sicurezza.
“A causa di uno sciopero, la Tour Eiffel è chiusa,” si leggeva su un cartello apposto davanti al monumento. “Ci scusiamo".
Parigi sta demolendo la Tour Eiffel?
Alcune settimane prima delle proteste il sito di notizie satiriche Tapioca Times aveva pubblicato un articolo ironico scherzando sul fatto che la Tour Eiffel sarebbe stata demolita e trasformata in uno “scivolo gigante” o in una sala concerti.
Sui social però la notizia reale della chiusura temporanea del monumento e quella satirica sono state confuse.
Su X alcuni account con centinaia di migliaia di follower hanno iniziato pubblicato diversi post affermando che il monumento si stava avviando alla sua fine.
“Secondo quanto riportato, [la] famosa Tour Eiffel, simbolo della Francia per oltre 135 anni, sarebbe destinata alla demolizione nel 2026 dopo la scadenza del suo contratto di gestione", si leggeva nei post.
"Affaticamento strutturale, alti costi di manutenzione e crescenti lamentele pubbliche sono i motivi principali dietro questa decisione scioccante".
Alcuni utenti hanno creduto ai post, scrivendo commenti come: "Aspetta, Parigi! Non demolire il posto dove sogno di fare la mia proposta di matrimonio!", mentre un altro ha detto: “Oh… questo non dovrebbe accadere”.
Altri, invece, hanno subito messo in dubbio la veridicità delle affermazioni, rassicurando gli utenti che si trattava di fake news.
La Société d’Exploitation de la Tour Eiffel (SETE), che gestisce la torre, non ha risposto pubblicamente ai post.
I turisti possono ancora prenotare i biglietti per salire sul monumento tramite il sito ufficiale.
L'impatto delle fake news sul settore del turismo
Anche se molti diffidano dei post sui social, notizie false come queste possono causare gravi danni alle destinazioni turistiche.
All'inizio di quest'anno, l'Italia ha annunciato una stretta sulle recensioni false di hotel e ristoranti dopo che i proprietari delle attività hanno lamentato che la loro reputazione veniva danneggiata ingiustamente.
I contenuti falsi o manipolati incidono tra il 6 per cento e il 30 per cento dei ricavi delle imprese nel settore dell’ospitalità e del turismo, secondo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Di conseguenza, il Paese ha imposto nuove regole che richiedono ai turisti di fornire prove di una visita prima di lasciare una recensione.
“La giornata di oggi segna un passo importante per la tutela delle nostre imprese,” ha dichiarato Daniela Santanché, ministra del turismo italiano, in un comunicato stampa sul disegno di legge per contrastare le recensioni false a gennaio 2025.
"Le recensioni, che grazie a questo intervento normativo saranno effettivamente veritiere, sono fondamentali per il successo delle aziende e per la fiducia di consumatori e turisti", ha concluso la ministra.