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Impulsività potrebbe essere legata agli stessi geni di decine di patologie, secondo un nuovo studio

Un paziente parla con il proprio medico.
Un paziente parla con il proprio medico. Diritti d'autore  Canva
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Di Gabriela Galvin
Pubblicato il
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Nuovo studio: i geni legati ai comportamenti impulsivi sono associati anche alla salute mentale, all’obesità e ad altre condizioni.

L'impulso a una ricompensa immediata è radicato nel nostro DNA. Potrebbe influenzare un'ampia gamma di rischi per la salute lungo l'arco della vita, suggerisce un vasto studio genetico.

Gli scienziati sanno da tempo che i tratti legati all'impulsività possono essere trasmessi dai genitori ai figli e che sono collegati alla salute mentale e fisica. Ma i risultati gettano nuova luce sulle vie biologiche che alimentano questo legame.

«La decisione impulsiva è qualcosa che tutti sperimentiamo, ma le sue radici biologiche sono state sorprendentemente difficili da individuare», ha dichiarato Sandra Sanchez-Roige, una delle autrici dello studio e professoressa associata di psichiatria all'Università della California a San Diego, negli Stati Uniti.

Il suo team ha analizzato dati a livello dell'intero genoma provenienti da quasi 135.000 persone che hanno utilizzato 23andMe, il servizio di test del DNA a domicilio.

I ricercatori hanno identificato 73 caratteristiche psichiatriche, cognitive e di salute fisica legate a un meccanismo chiave del processo decisionale impulsivo. Si tratta della delay discounting, la tendenza a privilegiare ricompense piccole e a breve termine rispetto a benefici più grandi ma futuri.

Queste 73 caratteristiche includono aspetti legati all'uso di sostanze, alla depressione, alle funzioni esecutive, al dolore cronico, alla salute del cuore, all'obesità, a problemi del sistema immunitario e all'insonnia, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry.

Ulteriori analisi indicano che questi legami possono essere spiegati da processi biologici in parte sovrapposti e in parte specifici per ogni tratto, hanno affermato i ricercatori. Diversi geni erano coinvolti nella segnalazione della dopamina, nella struttura del cervello e in vie metaboliche legate alla crescita e alle connessioni neurali, per esempio.

Per capire le conseguenze sulla salute nel mondo reale, i ricercatori hanno creato punteggi di rischio genetico per la delay discounting e poi hanno analizzato gli esiti sanitari di oltre 66.000 persone. I punteggi sono risultati associati a 212 condizioni mediche, tra cui diabete di tipo 2, dolore cronico e malattie cardiache, rileva lo studio.

I risultati indicano che «la delay discounting è misurabile, altamente ereditabile e rilevante per molti aspetti della salute», tra cui lo sviluppo del cervello, la cognizione e il benessere fisico, ha detto Sanchez-Roige in una nota.

I ricercatori affermano che studi futuri dovrebbero stabilire se i geni legati alla delay discounting causino effettivamente altri problemi di salute. E occorre testare se intervenire su fattori ambientali associati all'impulsività, come il livello di istruzione, possa migliorare la salute delle persone.

«Continuando a indagare su questo processo decisionale fondamentale, potremmo scoprire nuove modalità per prevenire o trattare un'ampia gamma di condizioni», ha affermato Sanchez-Roige.

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