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Spazio, 3I/Atlas: il misterioso oggetto che sfreccia nel nostro Sistema Solare

Questo diagramma fornito dalla NASA/JPL-Caltech mostra la traiettoria della cometa interstellare 3I/ATLAS mentre attraversa il sistema solare.
Questo diagramma fornito dalla NASA/JPL-Caltech mostra la traiettoria della cometa interstellare 3I/ATLAS mentre attraversa il sistema solare. Diritti d'autore  Credit: NASA/JPL-Caltech/AP
Diritti d'autore Credit: NASA/JPL-Caltech/AP
Di Theo Farrant
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Gli scienziati hanno opinioni diverse su un oggetto celeste scoperto a luglio. Se per alcuni 3I/Atlas ha tutte le caratteristiche di una cometa, per altri potrebbe essere un esempio di tecnologia aliena

È una scoperta che ha messo in discussione tutto quello che si sa sugli oggetti interstellari quella di 3I/Atlas.

Un gruppo di astronomi a Rio Hurtado, in Cile, ha rilevato un oggetto tenue alla vista e in rapido movimento, diverso da qualsiasi altro mai osservato prima prima.

La scoperta è stata fatta a inizio luglio tramite il telescopio di rilevamento Atlas (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) e per questo denominata ufficialmente 3I/Atlas (C/2025 N1).

È solo il terzo oggetto interstellare confermato mai osservato - dopo ʻOumuamuaʼ nel 2017 e 2I/Borisov nel 2019.

Che cos'è 3I/Atlas?

Si ritiene che 3I/Atlas sia una cometa: ha una coda, si illumina man mano che si avvicina al Sole e mostra segni di rilascio di polvere e gas.

Il suo nome deriva dalle sue origini: "3" per il terzo oggetto interstellare trovato, "I" per interstellare e "Atlas" per la rete di telescopi che l'ha individuata.

Ciò che la rende straordinaria è la sua provenienza. La sua velocità e la sua traiettoria mostrano che non è legata gravitazionalmente al Sole, il che significa che deve aver avuto origine in un altro sistema stellare ed essere finita nel nostro per caso.

La cometa interstellare 3I/ATLAS, catturata da Hubble il 21 luglio 2025, da una distanza di 277 milioni di chilometri
La cometa interstellare 3I/ATLAS, catturata da Hubble il 21 luglio 2025, da una distanza di 277 milioni di chilometri Credit: NASA/European Space Agency via AP

A che velocità viaggia e dove è diretta?

Secondo gli astronomi, 3I/Atlas sta sfrecciando nello spazio a una velocità di oltre 200mila km/h (circa 61 km al secondo), che aumenta man mano che si avvicina al Sole.

Segue un'orbita iperbolica, il che significa che si sta muovendo troppo velocemente per essere catturata dalla gravità del Sole.

"Attraverserà il sistema solare interno – tra l'orbita di Marte e quella terrestre – e poi sorvolerà il Sole", ha detto al Guardian Con Stoitsis, direttore del programma comete e meteore dell'Astronomical Society of Victoria.

"Si trova su quella che chiamiamo un'orbita iperbolica. Quindi non è legata gravitazionalmente al Sole. Sta viaggiando troppo velocemente, quindi volerà dall'altra parte del sistema solare", ha aggiunto.

Secondo la Nasa, 3I/Atlas arriverà a una distanza di circa 270 milioni di chilometri dalla Terra.

Potrebbe essere qualcosa di più di un oggetto naturale?

Per la maggior parte degli astronomi, 3I/Atlas è un fenomeno entusiasmante ma naturale.

Ma Avi Loeb, astrofisico teorico dell'Università di Harvard, ritiene necessario un esame più approfondito dell'oggetto.

Attraverso il Progetto Galileo, che indaga potenziali prove di tecnologia extraterrestre, Loeb ha posto domande provocatorie sull'origine di 3I/Atlas.

Lo scienziato crede che bisogna ancora considerare la possibilità che l'oggetto celeste possa essere un'esempio di tecnologia aliena, una sonda artificiale o un manufatto di un'altra civiltà.

"L'ipotesi in questione è che il recente visitatore interstellare del nostro Sistema Solare, 3I/Atlas1-10, sia un artefatto tecnologico, dotato inoltre di un'intelligenza attiva", ha detto Loeb.

"Se questo è il caso, ne conseguono due possibilità: la prima è che le sue intenzioni siano del tutto benigne, la seconda è che siano maligne, o una via di mezzo".

"Le conseguenze, se l'ipotesi dovesse rivelarsi corretta, potrebbero essere terribili per l'umanità e richiedere misure di difesa", ha avvertito l'astrofisico.

La Nasa ha respinto il suggerimento di Loeb. "Sembra una cometa. Fa cose da cometa. Assomiglia molto, sotto tutti i punti di vista, alle comete che conosciamo", ha dichiarato al Guardian Tom Statler, scienziato capo della Nasa per i piccoli corpi solari.

Loeb ha poi riconosciuto che "l'ipotesi più semplice è che "3I/Atlas sia una cometa", chiarendo che il suo obiettivo era sfidare le ipotesi piuttosto che fare affermazioni definitive.

"Manteniamo invece la nostra curiosità infantile e cerchiamo le prove piuttosto che fingere di essere gli adulti nella stanza che conoscono le risposte in anticipo", ha scritto.

Riusciremo a vedere 3I/Atlas dalla Terra?

La cometa raggiungerà il suo massimo avvicinamento al Sole intorno al 30 ottobre, arrivando a 1,4 Unità astronomiche (circa 200 milioni di km), appena dentro l'orbita di Marte.

Le sue dimensioni e le sue proprietà fisiche sono ancora in fase di studio, ma secondo la Masa dovrebbe tornare visibile attraverso i telescopi a terra all'inizio di dicembre, una volta che riapparirà da dietro al Sole.

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