La Corte Suprema degli Stati Uniti si pronuncerà nei prossimi giorni sul divieto per ByteDance, proprietaria di TikTok, nel Paese. Migliaia di creator stanno lasciando il social per approdare su RedNote.
Migliaia di content creator statunitensi stanno lasciando TikTok per approdare sulla concorrente RedNote in vista del possibile divieto della piattaforma social nel Paese.
Gli utenti sono stati definiti i "rifugiati di TikTok". Il potenziale divieto della piattaforma negli Stati Uniti potrebbe essere imposto dal prossimo 19 gennaio.
L'applicazione cinese RedNote, o Xiaohongshu come è conosciuta in Cina, è salita al primo posto dell'app store di Apple negli Stati Uniti negli ultimi giorni.
La piattaforma con sede a Shanghai è stata lanciata nel 2013 e presenta una grafica simile a Instagram e Pinterest. Ha 300 milioni di utenti attivi mensili e circa l'80 per cento di essi sono donne, secondo le analitiche del social.
Gli utenti possono selezionare i propri argomenti di interesse come moda, fitness e lettura. RedNote ha anche diverse funzioni social come lo shopping online, una chiara sfida al sito cinese di e-commerce Alibaba.
RedNote ha più di duemila dipendenti e ha raccolto oltre 900 milioni di dollari (880 milioni di euro) in finanziamenti totali, secondo quanto riportato dalla Cnbc.
Secondo il content creator allieusyaps "è giusto" da un lato che TikTok possa essere vietato nel Paese, ma dall'altro fa notare che gli utenti "non stanno ritornando a Instagram e Facebook".
"Potrei non avere un lavoro nella prossima settimana, c toccherà imparare il mandarino, baby!", ha detto.
È importante notare il fatto che molti utenti del social video abbiano detto di non voler tornare al principale rivale Meta che possiede Instagram e Facebook.
Il gruppo di Mark Zuckerberg ha recentemente annunciato che le sue applicazioni, che comprendono anche Threads e WhatsApp, avrebbero ridotto le politiche di moderazione dei contenuti, il che ha sollevato preoccupazioni per la disinformazione e l'incitamento all'odio sulle piattaforme del gruppo.
Anche altri social sono cresciuti negli Stati Uniti, tra cui Lemon8, app che presenta caratteristiche simili a TikTok e che è stata sviluppata proprio dalla società cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, e che quindi potrebbe essere anch'essa colpita dal divieto.
La legge dell'amministrazione Biden, approvata in aprile, imponeva a ByteDance di cedere le sue attività negli Stati Uniti o di subire un divieto a causa di problemi di sicurezza.
Gli avvocati che rappresentano TikTok e i suoi creatori sostengono che "la legge violi la tutela della libertà di parola" di milioni di utenti statunitensi.
La Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe decidere se confermare o meno la legge il prossimo 19 gennaio, il giorno prima che Donald Trump tornerà alla Casa Bianca. Non è ancora chiaro se il presidente eletto deciderà di applicare il divieto.