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Violazione del Digital services act: Bruxelles guarda al ruolo di X nei disordini nel Regno Unito

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Image Diritti d'autore Danny Lawson/ASSOCIATED PRESS
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Di Michela MorsaRomane Armangau
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nel dicembre 2023 la Commissione europea ha avviato un'indagine nei confronti di X per presunta violazione della nuova normativa europea sulle piattaforme digitali: il ruolo del social media nella violenza dell'estrema destra inglese sembra in linea con le accuse di Bruxelles

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Gli attuali disordini nel Regno Unito e il ruolo di X nelle rivolte potrebbero tornare utili all'indagine avviata dalla Commissione europea nei confronti del social media per presunta violazione del Digital services act (Dsa), ha dichiarato un portavoce dell'esecutivo europeo.

Il procedimento avviato da Bruxelles contro X nel dicembre 2023 è il primo basato sulla nascente normativa europea sulle piattaforme digitali. L'indagine sta valutando se la piattaforma possa aver violato il Dsa in aree legate alla gestione del rischio, alla moderazione dei contenuti, ai dark patterns, alla trasparenza della pubblicità e all'accesso ai dati per i ricercatori.

L'indagine è stata avviata in risposta alla mancanza di moderazione di contenuti illegali e della disinformazione da parte di X, in particolare di contenuti terroristici e violenti nel contesto della guerra tra Israele e Hamas.

Dal 30 luglio scorso, quando un diciassettenne armato di coltello ha ucciso tra bambine a Southport, decine di comuni del regno unito sono scossi da violenti disordini guidati dall'estrema destra inglese.

X ha avuto un ruolo centrale nell'evoluzione degli eventi: è stato usato dapprima come strumento per diffondere la disinformazione sull'attacco di Southport e fomentare la rabbia poi per amplificare la retorica che portato alle violenze e alle rivolte. A questa dinamica ha partecipato lo stesso proprietario del social media, l'imprenditore miliardario Elon Musk, che si è servito del suo account per criticare il primo ministro inglese per la gestione dei disordini.

In una lettera aperta, l'autorità britannica di regolamentazione delle trasmissioni radiotelevisive ha esortato le società di social media a evitare che le loro piattaforme vengano utilizzate per diffondere messaggi violenti legati ai disordini in corso nel Paese.

Alla domanda se la situazione nel Regno Unito possa essere d'aiuto alle indagini della Commissione, un portavoce dell'esecutivo ha dichiarato a Euronews: "Non possiamo essere ingenui, ovviamente, potrebbero esserci potenziali ricadute nell'Ue".

Il portavoce ha dichiarato che la Commissione sta seguendo molto da vicino la situazione nel Regno Unito, ma anche la risposta di X agli eventi.

"Questi incidenti che si stanno verificando nel Regno Unito e la risposta di X a questi eventi potrebbero essere presi in considerazione durante i procedimenti che abbiamo aperto contro X, in particolare per quanto riguarda la disinformazione e i contenuti illegali", ha aggiunto il funzionario europeo.

Se l'indagine si concluderà con una constatazione di violazione e X non fornirà misure correttive, alla piattaforma potrebbero essere imposte multe fino al 6 per cento del fatturato annuo mondiale.

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