Non rifiuti, ma risorse: la seconda vita della carta non riciclabile

In collaborazione con The European Commission
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Di Paul Hackett
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Questa settimana in Business Planet siamo in Spagna per scoprire un progetto pionieristico che utilizza rifiuti di carta anziché cemento per la costruzione di un'autostrada. Non solo trasforma i rifiuti in una risorsa, ma emette anche meno CO2

Questa settimana in Business Planet siamo in Spagna per scoprire un progetto pionieristico che utilizza rifiuti di carta anziché cemento per la costruzione di un'autostrada. Non solo trasforma i rifiuti in una risorsa, ma emette anche meno CO2.​​​​​

Una risorsa inattesa

Sappiamo tutti che c'è ancora molto da fare per ottimizzare i materiali già in uso se vogliamo un futuro sostenibile. In Spagna l'appaltatore Acciona sta usando cenere di carta al posto del cemento per costruire un'autostrada nei pressi di Valencia.

Juan José Cepria Pamplona, responsabile R&S dell'azienda, ci introduce ai vantaggi di questo materiale: "Nella costruzione delle strade abbiamo bisogno dei materiali più resistenti, e quindi di solito usiamo il cemento. Queste 'ceneri volanti' non solo sembrano cemento, soddisfano tutti i requisiti tecnici del cemento, ma in più sono rispettose dell'ambiente". Non solo ma, continua, sull'impronta di carbonio "L'impatto potenziale è enorme. Possiamo risparmiare fra il 65 e il 75 per cento delle emissioni e, estendendo il progetto, fino a 18 mila tonnellate di cemento all'anno".

​Utilizzando cenere di carta, cioè carta e cellulosa non riciclabili, si trasformano rifiuti, che molto probabilmente finirebbero in discarica, in una risorsa.

L'alba di una nuova era più "circolare"

Acciona è membro del progetto europeo paperChain il cui obiettivo è sfruttare i rifiuti provenienti dall'industria europea della carta e della cellulosa., e il loro è uno dei tre progetti pilota. Per il futuro si prevede di estenderlo a livello nazionale e, successivamente, replicarlo a livello internazionale.

Attualmente l'Europa è la seconda produttrice al mondo nel settore della carta e della cellulosa con una produzione annua di 130 milioni di tonnellate, 11 milioni delle quali diventano rifiuti non riciclabili.

Il progetto paperChain fa a sua volta parte di un'iniziativa europea più ampia a favore di un approccio più circolare dell'utilizzo delle risorse naturali. Ne abbiamo parlato con Johan Elvnert, segretario generale della Forest-Based Sector Technology Platform.

Johan, abbiamo visto cenere di carta usata per sostituire il cemento. Stiamo assistendo a una nuova era in cui verranno utilizzati sempre più rifiuti dell'industria della carta e della cellulosa?

​"Le nuove tecnologie consentono di riutilizzare e riciclare di più. Un buon esempio è il progetto paperChain, ma ne vediamo altri per tutto, tessuti, imballaggi, perfino cibo per i pesci ricavato dall'acqua delle cartiere. Quindi l'atteggiamento migliore è non considerare queste cose come rifiuti ma come risorse".

Rendere più circolare l'intera catena di approvvigionamento non sarà facile. Come ci arriviamo?

“Per arrivare a un'economia circolare a rifiuti zero dobbiamo lavorare insieme lungo l'intera catena del valore. Gli obiettivi dell'Unione europea per il 2050 sono davvero molto ambiziosi. Nella catena del valore basata sulle foreste ci stiamo lavorando con impegno, ma il sostegno dell'Unione europea è fondamentale".

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