Il progetto X-Mine punta a rendere l'Europa meno dipendenti dai fornitori di minerali come la Cina
L'industria mineraria è fondamentale per ogni società ed economia. Ecco perché l'Europa punta a una maggiore autosufficienza nell'ambito delle materie prime. Il progetto europeo X-Mine sta testando una nuova generazione di tecnologie di rilevamento, fra raggi X e visione in 3D, per migliorare l'efficienza e la sostenibilità dell'attività mineraria. Perché, dice il coordinatore del progetto Janne Paaso, "L'Unione europea consuma molte più materie prime - metalli, minerali e altro - di quante ne produca. Quindi abbiamo un problema, che possiamo risolvere aumentando il numero di miniere all'interno dell'Europa".
Con questa tecnologia è possibile ottenere risultati sui prelievi in tempo reale. Questo significa sprecare meno tempo ed energie, ma anche emettere meno CO2.
Per Kevin Rebenius, del laboratorio Orexplore, è "Molto utile usare questo tipo di macchina e poter ottenere risultati immediati nella ricerca di nuovi minerali e di materie prime particolarmente importanti, in particolare perché è fondamentale che l'Unione europea cresca come produttrice di risorse, senza dover dipendere dalla Cina o da altri fornitori".
L'Unione europea è all'origine del 5 per cento della produzione mineraria mondiale. Nel 1850 la quota era del 50 per cento.