Homo Faber, emozioni "fatte a mano"

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Di Ines FressynetChristophe Obert
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Il peggior criminale della storia? Il tempo che passa. Ma alla mostra "Homo Faber" a Venezia il tempo si è quasi fermato, riscoprendo lavori artigianali manuali che sembravano scomparsi, ma che esistono ancora, per fortuna. E l'artigianato "corteggia" il futuro con le nuove tecnologie...

"L'uomo è artefice della propria sorte"

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VENEZIA (ITALIA) - "Crocevia di culture dal Medioevo al Rinascimento, Venezia mette a nudo la sua memoria architettonica, sociale e politica in un'epoca in cui gli artigiani erano davvero degli artisti.

La Michelangelo Foundation non avrebbe potuto scegliere una location più adatta perl'esposizione  ' Homo Faber',  dedicata all'Uomo in grado di realizzare strumenti fatti a mano",** racconta la nostra inviata Inês Fressyne.

"Seguitemi sull'isola di San Giorgio Maggiore per scoprire il più grande rendez-vous mondiale dell'artigianato d'eccellenza".

Una tradizione che abbia futuro

La grande esposizione 'Homo Faber', in programma a Venezia dal 14 al 30 settembre, è ispirata dalla celebre frase "Homo Faber ipsius fortunae", attribuita ad Appio Claudio. Letteralmente: "L'uomo è artefice della propria sorte".
E in effetti...

"Imaginary Architecture", Tomas Bertelsen.

**
"Quello che vorremmo presentare qui è una piattaforma incredibilmente ricca di talenti e di know-how, che rende possibili questi incontri tra creatività e artigianato**", spiega Alberto Cavalli, Direttore Esecutivo della Michelangelo Foundation, "in modo che possiamo essere sicuri che queste attività profondamente radicate nella tradizione possano avere un futuro".

Un piede nel passato, uno nel presente

Il rilegatore ufficiale della Famiglia Reale inglese ripete gli stessi gesti dei suoi antenati due secoli fa.
Accanto, alcuni tessitori fiorentini sono gli ultimi a lavorare su macchine per tessitura, uniche al mondo, disegnate da Leonardo da Vinci.

Il loro segreto? Tenere un piede nel passato per sopravvivere nel presente.

"Best of Europe", Alessandra Chemollo.
"Restoring art masters", Tomas Bertelsen.

La moda? È il migliore custode del tempo"

Facciamo un tuffo in mezzo ai talenti, presentati dalla curatrice ed espositrice Judith Clark, che presenta uno stile artistico in cui l'artigianato viene costantemente reinventato.

"La moda è il miglior custode del tempo anacronistico", riflette Judith Clark, curatrice della sezione moda di 'Homo Faber'.
"Conserva le cose e spesso le rilancia inaspettatamente. Quindi ho scelto tecniche associate a grandi capi come i ricami. L'esposizione mescola tutte le lingue e tutti i talenti per costringere i visitatori a guardare con attenzione e a chiedersi cosa stanno guardando. Ciò che è sopravvissuto dal passato abita non solo in un abito tradizionale ma anche nella moda d'avanguardia".

Emozioni "fatte a mano"

L'interior designer di fama internazionale India Mahdavi lavora esclusivamente con artigiani.

"Ho progettato questi due spazi espositivi per mostrare come l'artigianalità e il know-how possano nutrire e servire l'immaginazione di un designer", confessa India Mahdavi. "Il mio lavoro si basa su emozioni che solo una mano può creare. Mi piacciono le piccole imperfezioni dell'oggetto fatto a mano. Adoro la sorpresa del lavoro artigianale".

Il peggior criminale della storia: il tempo

Dalla creazione di design ultra contemporanei al restauro di antichi capolavori, esiste un solo obiettivo.
In questo laboratorio, un gruppo di scienziati-artigiani è impegnato a combattere il più grande criminale della storia: il tempo che passa.

"Ogni singolo conservatore qui lavora sul periodo storico e sul pezzo che conosce bene", spiega Isabella Villafranca Soisson, conservatrice e restauratrice. "Gli studi sono completamente diversi. Bisogna conoscere molto bene la chimica e la fisica e non si finisce mai di imparare".

Sogni "su misura"

In questo lussuoso garage per collezionisti, le biciclette fatte a mano da Caren Hartley sono davvero nel posto giusto, a Londra. Materiali, cornici, dimensioni, aerodinamicità: tutto è su misura per i sogni dei suoi clienti.

Workshop Exclusives Marco Kellerer.

"È un lavoro difficile, in parte perché per fabbricare bicicletta a mano ci sono costi non indifferenti e in parte perché gli oggetti richiedono molto tempo ogni volta che si crea qualcosa manualmente", spiega Caren Hartley.
"Ma è un lavoro molto gratificante perché lavori sempre su cose diverse, stai usando le mani, stai lavorando sulle tue idee, realizzi i tuoi progetti".

L'artigianato corteggia il futuro...

E a proposito di tempo: l'artigianato corteggia le generazioni future usando persino esperienze di realtà virtuale per portare i visitatori in quei laboratori di un magico tempo che fu...

Journalist • Cristiano Tassinari

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