Secondo Mosca la Uefa avrebbe bocciato nove stadi su dieci di quelli proposti dall'Italia per i Campionati europei di calcio del 2032, che si terranno tra Italia e Turchia
“La Russia è pronta a ospitare Euro 2032 se verrà tolta all'Italia”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione calcistica russa (RFU), Alexander Dyukov, in un’intervista al portale Sport.ru lunedì.
I Campionati europei di calcio del 2032 si terranno tra Italia e Turchia, ma secondo il sito russo l'Italia potrebbe perdere il diritto di ospitare il torneo in quanto i suoi stadi non hanno le caratteristiche richieste dalla Uefa per ospitare partite internazionali.
"Dei dieci stadi presentati, la Uefa ne ha approvato solo uno. Pertanto, è possibile che il torneo venga affidato interamente al secondo paese ospitante, la Turchia", ha scritto Sport.ru.
Alla provocazione si è aggiunto un membro del comitato esecutivo della Federcalcio russa e direttore generale della squadra Rubin Kazan, Rustem Saymanov, che all'agenzia russa Tass ha detto: "La Federazione russa farà domanda per gli Europei 2028 o 2032".
"La vita continua, siamo aperti e pronti, non dovremo farci chiudere da Uefa e Fifa", ha affermato Saymanov. "C'è molto tempo, la situazione cambierà, studieremo tutto".
Tuttavia, la Russia è stata esclusa da tutte le competizioni Uefa e Fifa a febbraio 2022, pochi giorni dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Gli stadi italiani non hanno i requisiti necessari per ospitare Euro 2032
La sfida di Mosca ha fatto riferimento ai problemi degli impianti calcistici italiani. A ottobre 2026 la Uefa selezionerà dieci stadi dove si terranno le partite di Euro 2032, cinque in Italia e l'altra metà in Turchia.
A un anno dalla scelta però solo lo Juventus Stadium ha le caratteristiche adatte ad ospitare le partite del torneo. Altri stadi come l'Olimpico di Roma e il Franchi di Firenze hanno buone posizioni ma hanno bisogno di interventi. Diverso è il caso di San Siro a milano, bocciato dalla Uefa per mancanza di requisiti.
Una soluzione potrebbe essere la creazione di nuovi impianti, come quello di un nuovo San Siro, caldeggiata lunedì da Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026**.**
"Milano era particolarmente certa di restare fuori dal grande giro degli stadi e dei grandi eventi", ha detto Malagò in collegamento durante l'eventoMilano - 100 giorni a Milano-Cortina. Il racconto dei Giochi.
Sul possibile abbattimento di San Siro per fare spazio a un nuovo impianto, Malagò è stato netto: "Il mondo va assolutamente in quella direzione, ed è un dato di fatto".