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Il diritto all'aborto negli Stati dell'Unione europea: depenalizzato in soli cinque Paesi

Secondo l'Atlante delle politiche europee sull'aborto 2025, la Svezia (94,6%), la Francia (85,2%) e i Paesi Bassi (80,3%) sono i migliori paesi dell'Unione europea per quanto riguarda i diritti all'aborto.
Secondo l'Atlante delle politiche europee sull'aborto 2025, la Svezia (94,6%), la Francia (85,2%) e i Paesi Bassi (80,3%) sono i migliori paesi dell'Unione europea per quanto riguarda i diritti all'aborto. Diritti d'autore  Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Inês Trindade Pereira & Mert Can Yilmaz
Pubblicato il
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Nonostante 15 Paesi abbiano fatto passi avanti dal 2021, solo cinque Paesi dell'Ue hanno completamente depenalizzato l'aborto

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Secondo l'Atlante delle politiche europee sull'aborto 2025, la Svezia (94,6 per cento), la Francia (85,2 per cento) e i Paesi Bassi (80,3 per cento) sono i migliori paesi dell'Unione europea per quanto riguarda il diritto all'aborto.

I punteggi assegnati a questi Paesi riguardano le forti tutele legali che depenalizzano completamente l'aborto, l'ampia disponibilità di servizi, la copertura sanitaria nazionale, l'informazione online gestita dal governo e la lotta alla disinformazione.

Malta e Polonia i peggiori Paesi Ue per il diritto all'aborto

Al contrario, Malta, con il 3,7 per cento, e la Polonia, con il 18,6 per cento, rimangono in fondo alla classifica, con l'aborto ampiamente criminalizzato con pene severe e un accesso limitato alle cure cliniche.

In generale, i Paesi dell'Europa settentrionale e occidentale si classificano meglio nell'Atlante.

Gli esperti di salute e diritti sessuali e riproduttivi che hanno sviluppato l'Atlante hanno avvertito: "Le donne nelle aree rurali avranno un accesso diverso rispetto alle donne nelle aree urbane".

Dalla precedente edizione del 2021, 15 Paesi europei hanno fatto passi avanti. Ad esempio, la Francia ha reso l'aborto un diritto costituzionale, mentre Lussemburgo e Paesi Bassi hanno eliminato i periodi di attesa obbligatori.

La Danimarca ha esteso i limiti a 18 settimane e la Lituania ha legalizzato l'aborto medico. Ma solo Finlandia, Francia e Irlanda consentono l'assistenza all'aborto tramite telemedicina, mentre 13 Stati membri coprono completamente l'aborto nella loro copertura sanitaria nazionale.

È importante notare che Danimarca, Estonia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia sono gli unici Paesi dell'Ue ad aver decriminalizzato completamente l'aborto, nonostante ciò sia stato raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

"Credo sia importante sottolineare che l'idea di una completa depenalizzazione non è una cosa da femministe di sinistra che spunta dal nulla. Viene dall'Oms", ha dichiarato Neil Datta, direttore esecutivo del Forum parlamentare europeo per i diritti sessuali e riproduttivi (Epf), durante l'evento di lancio dell'Atlante.

Emergono nuovi ostacoli in diversi Paesi Ue per il diritto all'aborto

Le tendenze negative includono nuove restrizioni in Italia, Malta e Slovacchia, come l'aumento delle molestie nei confronti di chi pratica l'aborto e la diffusione della disinformazione guidata dallo Stato. Questi fenomeni rendono più difficile l'accesso ai servizi abortivi.

Per esempio, nel 2024 l'Italia ha approvato una legge che consente ai gruppi pro-vita di accedere alle cliniche abortive.

Svezia e Francia sono gli unici Paesi in cui il governo e le autorità pubbliche intervengono contro la disinformazione sull'aborto. La ricerca, prodotta dall'Epf insieme a organizzazioni nazionali ed esperti nazionali, ha raccolto dati in 49 Paesi e territori in tutta Europa.

I dati sono stati analizzati secondo quattro criteri chiave: status giuridico, accesso, assistenza clinica e fornitura di servizi e informazione. L'Atlante di quest'anno comprende anche sottocategorie, come la telemedicina, il luogo in cui viene praticato l'aborto e il livello di protezione legale.

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