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Kallas chiede alla Germania di smettere di ostacolare la diplomazia Ue su Gaza

Kallas con il ministro degli Affari esteri israeliano Gideon Saar
Kallas con il ministro degli Affari esteri israeliano Gideon Saar Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved AP
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Di Shona Murray & Maïa de la Baume
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La Germania guida il fronte dei Paesi europei che si oppongono alle sanzioni contro lo Stato ebraico

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La Germania dovrebbe presentare "misure concrete" e "proporre alternative" per superare l’impasse dell’Ue su Gaza, ha dichiarato Kaja Kallas, responsabile della politica estera europea, in un’intervista esclusiva a Euronews.

Kallas ha parlato nel momento in cui Israele intensifica la sua campagna militare nella Striscia di Gaza e lancia un’offensiva terrestre, pochi giorni dopo l’annuncio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Durante il suo discorso sullo stato dell’Unione, von der Leyen aveva proposto la sospensione del "sostegno bilaterale" a Israele e la parziale sospensione delle componenti commerciali dell’accordo Ue-Israele.

La proposta dei dazi sulle merci israeliane

In merito a questo annuncio, Kallas ha affermato che la Commissione proporrà mercoledì la reintroduzione dei dazi sulle merci israeliane, come risposta alle azioni militari a Gaza e alle violazioni in corso in Cisgiordania.

Tuttavia, la sospensione del commercio con Israele richiederebbe un voto a maggioranza qualificata. La Germania guida il gruppo di Paesi europei contrari a sanzionare lo Stato ebraico, per il peso storico dell’Olocausto.

Le alternative della Germania

Alla domanda su come convincere Berlino a introdurre dazi, Kallas ha dichiarato: "Se condividete la diagnosi che la situazione è estremamente grave, disastrosa e insostenibile, allora la domanda è: cosa facciamo? Se non sostenete queste misure, quali alternative proponete?"

Secondo Kallas, se la Germania avesse accettato misure simili alcuni anni fa o lo fosse ora, avrebbe potuto esercitare pressione su Israele e la situazione a Gaza e in Cisgiordania potrebbe non essere così critica.

Kallas ha sottolineato che Berlino, sotto la pressione dell’opinione pubblica, ha iniziato a modificare la sua posizione interrompendo le esportazioni di armi verso Israele, definendo questa decisione "un passo significativo".

Oltre alla Germania, anche Italia e Repubblica Ceca si oppongono alle sanzioni contro Israele.

Le proposte della Commissione europea

A luglio, Kallas aveva presentato dieci opzioni in risposta alle azioni israeliane a Gaza, comprese la sospensione delle preferenze commerciali e il blocco delle importazioni dagli insediamenti ebraici.

La Commissione aveva anche proposto di sospendere parzialmente il programma di ricerca e innovazione Horizon Europe. Tuttavia, Germania e Italia si erano opposte a queste iniziative.

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