Trump ha accorciato l'ultimatum dato alla Russia per sedersi nuovamente al tavolo per un cessate il fuoco in Ucraina. Il presidente Usa lo ha annunciato a margine degli incontri con il premier britannico Starmer lunedì. Mosca ha risposto di "rimanere impegnata per la pace"
Donald Trump e il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, si sono incontrati lunedì in Scozia, dove domenica lo stesso presidente degli Stati Uniti ha siglato l'intesa sui dazi sulle importazioni dall'Ue con la presidente della Commissione von der Leyen.
"Sono molto deluso di Putin, abbiamo discusso e ci siamo detti che era tutto risolto per 4-5 volte e ho pensato fossimo vicini ad accordo, poi lui ha attaccato di nuovo", ha detto il presidente Usa, accogliendo Starmer e la moglie Victoria nel suo resort golfistico nel sud-ovest della Scozia.
"Non è questo il modo di fare, sono molto contrariato e ho intenzione di ridurre i 50 giorni, tanto so come andrà a finire", ha detto Trump riferendosi all'ultimatum dato al presidente russo a inizio mese per tornare al tavolo dei negoziati.
"Fisserò una nuova scadenza per la Russia di circa 10-12 giorni da oggi", ha specificato poi Trump alla fine del bilaterale col premier britannico.
Mosca ha risposto martedì, dicendo di avere "preso atto" della dichiarazione di Trump.
"Restiamo impegnati nel processo di pace per risolvere il conflitto in Ucraina e tutelare i nostri interessi", ha dichiarato ai media il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lamentando anche il "rallentamento” nella normalizzazione delle relazioni tra Washington e Mosca, avviato dalla Casa Bianca dopo il ritorno di Trump.
Da parte sua Volodymyr Zelensky ha parlato di “dichiarazione estremamente significativa" del presidente Usa ringraziandolo, ha scritto il leader ucraino sui suoi profili social.
Trump: a Gaza "la fame c'è"
Inizialmente Trump si è lamentato del fatto che gli Stati Uniti non abbiano ricevuto abbastanza credito per aver fornito in precedenza aiuti alimentari. Ma ha cambiato tono quando i giornalisti lo hanno interrogato sulle immagini dei bambini emaciati di Gaza.
Alla domanda se fosse d'accordo con le osservazioni del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sul fatto che le preoccupazioni per la fame di massa a Gaza fossero sopravvalutate, ha risposto: “Non lo so”. Voglio dire, basandomi sulla televisione, direi di no, perché quei bambini sembrano molto affamati".
Starmer è stato subito molto più deciso: “Penso che la gente in Gran Bretagna sia disgustata nel vedere quello che sta vedendo sui propri schermi”.
In seguito Trump ha cambiato drasticamente tono su Israele e ha suggerito un'importante ricalibrazione della politica statunitense. Ha detto che Israele “ha molte responsabilità” per quanto sta accadendo.
“Penso che Israele possa fare molto”, ha detto Trump. Ha aggiunto che la prossima volta che parlerà con Netanyahu, insisterà: “Voglio che si assicuri che ricevano il cibo”, sottolineando che gli Stati Uniti e altri stanno dando soldi e cibo a Gaza e che Netanyahu “deve, in un certo senso, gestirla”.
“Voglio che si assicuri che ricevano il cibo”.
Anche i migranti nei colloqui tra Starmer e Trump a Turnberry
Prima del vertice, i due leader hanno accennato ai media anche della situazione dei migranti.
"Se si ferma l'immigrazione si fa una grande cosa", ha risposto Trump a una domanda sui flussi di migranti in arrivo nel Regno Unito a bordo di piccole imbarcazioni attraverso La Manica.
"Le altre nazioni non mandano i loro migliori, gente stupida, quella che non vogliono", ha aggiunto il presidente Usa, congratulandosi con il Regno Unito per la linea sui rimpatri adottata dal governo in carica.
"L'Europa deve darsi una regolata, è una parte importante del mondo e non era così in passato", ha proseguito Trump riferendosi al pericolo per il nostro continente derivante dalla presenza di presunti criminali e trafficanti di droga proveniente da altri Paesi.
Altro argomento sul tavolo i dazi commerciali. In occasione del vertice del G7 in Canada a giugno, i due leader hanno firmato un accordo che elimina le tariffe doganali Usa sulle esportazioni aerospaziali britanniche e riduce i dazi sul settore auto dal 25 al 10 per cento, aumentando al contempo gli acquisti di carne bovina statunitense da parte del Regno Unito.
L'anno scorso gli Stati Uniti hanno registrato un avanzo commerciale di 11,4 miliardi di dollari con il Regno Unito, contrariamente a quanto accade con l'Ue, e i dati dello Us Census Bureau indicano che il surplus potrebbe aumentare nel 2025.
Trump tornerà nel Regno Unito per una seconda visita di Stato a settembre, quando sarà ospitato da Re Carlo III e dalla Regina Camilla al Castello di Windsor.