Un vasto incendio è divampato ieri nei pressi di Corinto (Grecia), costringendo all’evacuazione di numerosi villaggi. Oltre 180 vigili del fuoco, 15 aerei e 12 elicotteri sono intervenuti, mentre le temperature toccavano i 40 °C
Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato martedì in una pineta montana nei pressi della città di Corinto, nel Peloponneso occidentale. Le autorità hanno disposto l’evacuazione precauzionale di diversi villaggi — tra cui Kastania, Lafka, Karteri, Drossopigi, Stymfalia, Kionia e Matsiza — mentre il fuoco, alimentato dalla vegetazione secca, avanzava rapidamente.
Sul posto sono intervenuti oltre 180 vigili del fuoco, supportati da circa 15 aerei e 12 elicotteri, impegnati a circoscrivere l’incendio e a difendere le abitazioni. Non risultano feriti, ma la situazione resta critica per le popolazioni evacuate.
Il caldo record complica i soccorsi
Il rogo si è aggravato in condizioni meteo avverse: una durissima ondata di calore ha portato le temperature fino a circa 40 °C in molte regioni della Grecia, rendendo faticosi gli interventi dei soccorritori. Esperti richiamano l’effetto dei cambiamenti climatici, che amplificano la frequenza e l’intensità degli incendi nelle estati mediterranee.
Elicottero antincendio precipita in mare
Sempre martedì, un elicottero antincendio di modello Erickson, impegnato a rifornirsi d’acqua nel Golfo di Elefsina, è precipitato in mare mentre operava su un incendio nell’area di Aspropyrgos, nei sobborghi occidentali di Atene.
L’intero equipaggio – due piloti statunitensi e un coordinatore greco – è sopravvissuto e recuperato da soccorritori civili e guardia costiera; gli operatori sono stati trasportati in ospedale per controlli e trattenuti in osservazione, ma senza ferite serie.
Uno scenario abituale ma in peggioramento
Gli incendi boschivi rappresentano una tipica minaccia estiva per la Grecia. Solo nel 2025, le autorità hanno già affrontato numerosi focolai in varie regioni, a Chios, Creta, Evia, Corfù e nella stessa Attica.
A maggio, Atene aveva annunciato l’implemento di un contingente senza precedenti: più vigili del fuoco, più elicotteri, aerei e una flotta di droni quasi raddoppiata, per rispondere al crescente rischio incendi.
Il ricordo dei tragici roghi del 2018 a Mati — oltre 100 vittime, tra loro persone annegate cercando di fuggire via mare — resta vivido e agita le autorità, che temono un’ulteriore escalation se le temperature e la siccità dovessero accentuarsi.
Prospettive e rischi imminenti
Previsioni meteorologiche: il caldo estremo persiste e accompagnato da venti forti, condizioni che possono spingere verso nuovi episodi di incendio.
Rafforzamento dei presidi: le forze antincendio rimangono in allerta, con assetti in costante aumento su scala nazionale e supporto europeo e regionale.
Riflessione climatica: esperti e governi insistono sull’urgenza di strategie di adattamento (antincendi, gestione delle foreste, piani di emergenza), in un contesto di mutamenti climatici sempre più sfidante.
L’incendio nei boschi di Corinto fa parte di una serie crescente di emergenze incendi che stanno segnando l’estate 2025 in Grecia e nel Mediterraneo, aggravate da ondate di calore sempre più intense e frequenti. Le autorità mantengono alta la guardia: evacuazioni, vigilanza e capacità operativa sono all’ordine del giorno per prevenire tragedie come quella di Mati.