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Libia, Piantedosi e delegazione Ue espulsi da Bengasi: Bruxelles valuta invio di un tecnico

Magnus Brunner si è recato in Libia.
Magnus Brunner si è recato in Libia. Diritti d'autore  European Union, 2025.
Diritti d'autore European Union, 2025.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il commissario Ue per le migrazioni e una delegazione di ministri Ue, tra cui Matteo Piantedosi, sono stati respinti come personae non gratae all'arrivo nella parte orientale del Paese. Violata la sovranità della Libia, secondo il governo di Bengasi, rivale di quello riconosciuto di Tripoli

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Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il commissario europeo per gli Affari interni e le migrazioni Magnus Brunner sono stato dichiarati martedì "personae non gratae" e invitati a lasciare la Libia al loro arrivo all'aeroporto di Bengasi.

I due politici con una delegazione di funzionari di vari Paesi Ue, tra cui ministri di Grecia e Malta, si erano recati nel Paese per discutere della recente ondata di partenze di migranti irregolari dalla Libia verso l'Europa ma sono stati accusati di aver violato le norme diplomatiche per entrare nel Paese.

L'ordine è stato emesso dal Governo di Stabilità Nazionale (Gns), che controlla la città di Bengasi, rivale del Governo di Unità Nazionale (Gnu), riconosciuto dalle Nazioni Unite e insediato a Tripoli.

Per portare avanti l'iniziativa Team Europe, la delegazione europea si era già recata a Tripoli per una tappa istituzionale. Qui i funzionari hanno incontrato il Gnu guidato da Abdul Hamid Mohammed Dbeibah e hanno ottenuto un primo via libera per ripristinare le operazioni congiunte per contrastare l'immigrazione.

"Violazione delle norme diplomatiche" alla base dell'espulsione della delegazione europea dalla Libia

Secondo quanto dichiarato all'Ansa da fonti del Viminale, alla base dell'espulsione ci sarebbe stata "un'incomprensione protocollare non gestita dalla rappresentanza italiana alla base dello stop alla missione diplomatica". Anche il governo della Libia Cirenaica ha parlato di una presunta violazione delle procedure d’ingresso per i diplomatici in visita dall'estero.

Inoltre la scelta di incontrare il governo di Tripoli prima di recarsi a Bengasi potrebbe aver suscitato malcontento e potrebbe essere stata vista dalle autorità orientali come un'offesa diplomatica.

Ma secondo un'altra versione dei fatti, l'ambasciatore dell'Ue in Libia Nicola Orlando avrebbe discusso con la delegazione libica all'aeroporto di Bengasi, che avrebbe commentato la presenza della stampa e la gestione di foto e riprese video. Ma l'ambasciatore europeo avrebbe soprattutto fatto commenti circa la composizione della delegazione del Paese, che attendeva l'arrivo dei funzionari europei.

Secondo diverse ricostruzioni infatti, la delegazione europea avrebbe dovuto incontrare solo il generale Haftar e ha rifiutato di incontrare i rappresentanti del governo di Bengasi per evitare di legittimare un governo giudicato illegale. Inoltre, un recente decreto del primo ministro della Cirenaica Osama Saad Hammad ha vietato qualsiasi attività diplomatica non autorizzata prima dal suo governo.

Era previsto un incontro con Haftar e non con il governo di Bengasi per evitare legittimazione

La visita sarebbe stata infatti concordata con i comandi militari della regione, riconducibili al generale Khalifa Haftar, e non con le autorità governative della Libia orientale.

In un comunicato stampa firmato da Hammad, il Gns ha denunciato quella che ha definito una "flagrante violazione delle norme diplomatiche stabilite e delle convenzioni internazionali" e "azioni che dimostrano di non rispettare la sovranità nazionale libica", denunciando l’ingresso della missione come "non autorizzato e non coordinato con le autorità competenti".

"Di conseguenza, la visita programmata (...) è stata annullata al loro arrivo all'aeroporto internazionale di Benina nella città di Bengasi", si legge nel comunicato stampa, "sono stati debitamente informati dell'obbligo di lasciare immediatamente il territorio libico e sono stati dichiarati persona non grata".

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha detto che parlerà con Piantedosi, rientrato a Roma.

Le reazioni all'espulsione della delegazione europea da parte di Bengasi

L'Unione europea sta valutando l’eventuale invio di un emissario tecnico a Bengasi o l’organizzazione di un incontro in sede neutrale per tentare di superare lo stallo.

Brunner ha sottolineato che i piani europei dovranno coinvolgere entrambe le autorità libiche ma l’eventuale assenza di cooperazione dal governo orientale potrebbe mettere a rischio i fondi europei destinati alla regione.

In Italia l'opposizione ha criticato quanto accaduto. Matteo Renzi di Italia Viva ha descritto l'evento come "una profonda vergogna per la politica estera italiana". "Un governo appassionato di respingimenti che viene respinto per ingresso irregolare", ha invece commentato a Cartabianca, su Rete quattro, la segretaria del partito democratico Elly Schlein. "Non so se si autoconfinerà in Albania a questo punto", ha ironizzato Schlein.

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