Sapevate che i falchi pescatori hanno compagni stabili? Dopo la migrazione tornano ai loro nidi per riprodursi. In questo episodio di Smart Regions, visitiamo il Marais d'Orx, nel sud della Francia, per scoprire come questo rapace sia stato reintrodotto.
La riserva naturale del Marais d'Orx, nella regione francese dell'Aquitania, è una palude di 1.000 ettari ricca di storia, natura e rapaci che stanno tornando al loro habitat naturale.
Nel 1800, Napoleone la fece trasformare in un polder, una zona umida prosciugata e bonificata grazie a un innovativo sistema di pompe e dighe. L'obiettivo era quello di coltivare terreni coltivabili ed eliminare le paludi insalubri. Utilizzata per l'agricoltura industrializzata fino agli anni '80, oggi l'area è una splendida riserva naturale e un importante corridoio migratorio.
Il Piano Balbuzard: come si riproducono i falchi pescatori?
Il team di Marais d'Orx, gestito da Fabienne Puyo e guidato da Paul Lesclaux, lavora dal 2018 per reintrodurre il falco pescatore. Il tasso di riproduzione era in calo nella zona.
"Questa specie di uccelli, anche se perseguitata per decenni, è filopatrica, cioè ha la tendenza a tornare nel luogo di nascita per riprodursi dopo la migrazione", spiega Lesclaux. È interessante notare che tendono anche ad avere lo stesso partner riproduttivo per tutta la vita. Dopo la migrazione, si ritrovano nel loro territorio di nidificazione per riprodursi. Quindi, se in una colonia non nascono nuovi esemplari, la popolazione è destinata a diminuire.
Il Piano Balbuzard, finanziato dall'Unione europea dal 2018 al 2021, ha permesso il trasferimento di giovani esemplari da altre regioni. Questi uccellini adottano il Marais d'Orx come luogo di nascita e vi faranno ritorno per nidificare e accoppiarsi. "Abbiamo trasferito gli ultimi giovani esemplari nel 2021 e nel 2024 e sono già nati naturalmente nel parco 9 piccoli da quelli che abbiamo liberato."
Il programma ha avuto successo e la popolazione è in crescita. A fini di monitoraggio, è stata installata una webcam aperta in un nido per seguire la vita di questi rapaci.
Da terreno agricolo a riserva naturale
Dopo un lungo periodo in cui la palude era stata prosciugata e utilizzata per scopi agroindustriali, le autorità si sono attivate per ripristinarla. Da quando il Conservatoire du Littoral (CdL), ente pubblico francese istituito per la conservazione del litorale del Paese, l'ha acquisita nel 1995, "c'è stata la volontà di riportarla al suo stato naturale, per creare un ecosistema più equilibrato che favorisca la biodiversità", spiega Fabienne Puyo, direttrice della riserva naturale.
Le riserve naturali come questa contribuiscono ad attenuare gli effetti del cambiamento climatico, spiega Puyo. La direttrice della riserva attribuisce inoltre grande importanza alla didattica e alla sensibilizzazione del pubblico. "La natura è un bene prezioso, che fornisce all'umanità servizi spesso trascurati e sottovalutati."
Oggi la riserva naturale ospita una grande varietà di uccelli migratori, oltre ad altri animali come lontre, tartarughe, rettili e numerose specie di insetti. Nel 2015 la riserva naturale ha investito quasi 3,3 milioni di euro (il 20% finanziato dal FESR) per costruire un percorso didattico lungo un sentiero di legno con diversi osservatori ornitologici.
L'intervento ha incluso la ristrutturazione di due gioielli del patrimonio della palude: la Maison Béziers e la Maison du Marais. Oggi fungono da centro visitatori, centro espositivo e uffici.
Alain Oelick è un fotografo amatoriale e un appassionato di uccelli. Durante la nostra visita lo abbiamo accompagnato nella sua passeggiata per seguire la routine dei falchi pescatori. "Durante la reintroduzione dei falchi pescatori, la riserva mi ha permesso di venire a scattare foto per documentare come i piccoli si sviluppano e crescono." Le sue foto celebrano il processo.
Il Piano Balbuzard è un programma di ripopolamento dei falchi pescatori nel Marais d'Orx. Con un budget totale di 351.007 euro, è stato finanziato per l'80% dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Sono passati 30 anni da quando, nel 1995, il Conservatoire du Littoral ha acquisito il Marais d'Orx per ripristinarlo. Oggi la riserva è un esempio di recupero di attrazioni naturali pubbliche, con l'obiettivo di sensibilizzare i visitatori e facilitare la ricerca scientifica.