Dalla Serbia all'Albania, le nazioni dei Balcani sono costrette a fare i conti con una grave mancanza di precipitazioni
La regione dei Balcani occidentali sta affrontando una grave ondata di siccità, mentre quella di caldo, contemporaneamente, soffoca buona parte dell'Europa, spinta da un anticiclone africano che sta provocando problemi all'agricoltura, alla produzione e distribuzione di energia elettrica, e alla vita quotidiana.
Un fiume deviato in Albania per garantire l'irrigazione dei campi agricoli
Le temperature nell'Albania centrale hanno raggiunto i 40 gradi centigradi giovedì e i meteorologi hanno avvertito che le piogge potrebbero essere scarse fino a settembre. Con i fiumi del Paese europeo sono già quasi in secca a causa delle scarse precipitazioni invernali e primaverili.
L'impennata delle temperature ha spinto le autorità di Tirana con misure per rendere più semplice l'irrigazione dei campi. È stato in particolare completato un progetto di deviazione del corso dal fiume Mat allo scopo di irrigare circa 40 chilometri quadrati di terreni agricoli della zona.
Ma problemi si registrano anche sulla produzione di energia elettrica in Albania, poiché essa è legata alle centrali idroelettriche presenti nel nord del Paese. La società elettrica nazionale ha già speso 60 milioni di euro per importare energia nella prima metà dell'anno in corso.
Restrizioni all'uso di acqua in Serbia e Kosovo
L'istituto meteorologico nazionale della Serbia ha avvertito che "l'estrema siccità" sta colpendo i raccolti del Paese, mentre i livelli di fiumi e laghi si sono abbassati. Anche le piccole città e i villaggi di tutto il Paese devono affrontare restrizioni sull'acqua potabile.
In Kosovo, la carenza d'acqua ha fatto chiudere una piscina all'aperto nella capitale Pristina, utilizzata dai cittadini per rinfrescarsi durante la calura estiva. Si tratta della piscina Gërmia, situata nella periferia della città e parte di un parco regionale, costruita alla fine degli anni Ottanta e considerata una delle più grandi del continente. In questo periodo dell'anno scorso vi si contavano normalmente tra i 4 e i 5milavisitatori al giorno.
Il parco Gërmia, rinomato per le sue bellezze naturali, è situato tra colline e montagne che forniscono alla piscina risorse idriche naturali. Ma quest'anno il personale della piscina non ha potuto garantire i 20mila metri cubi d'acqua necessari per il suo corretto funzionamento. Negli anni precedenti ci volevano sei giorni per riempire la piscina, ma quest'anno ci vorranno più di tre settimane a causa della siccità, ha dichiarato il direttore Bardh Krasniqi.
"A causa della forte ondata di caldo che sta colpendo il Paese e tutti i Balcani, purtroppo non siamo riusciti ad aprire la struttura", ha aggiunto il dirigente.
Poiché si prevede che la temperatura raggiungerà i 35 gradi centigradi giovedì, l'Istituto di sanità ha esortato le persone a stare lontane dalla luce diretta del sole e ha invitato i bambini, gli anziani e le persone affette da patologie a rimanere a casa.
Durante l'ondata di caldo della scorsa settimana in Europa, le temperature roventi hanno raggiunto i 46,6 gradi centigradi nella regione portoghese di Mora. Anche gli incendi sono più frequenti nella regione durante le estati più calde e secche.
Climatologi e meteorologi hanno spiegato a più riprese che i cambiamenti climatici in atto, provocati dallo sfruttamento dei combustibili fossili, renderanno gli eventi estremi sempre più frequenti e violenti.